Dopo che Biden ha decretato il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan, il paese è ora in balia dei Talebani, anche se la Turchia di Erdogan vuole appropriarsene per espandersi.

Mentre i Talebani, approfittando del ritiro dei soldati americani e della debolezza dell’esercito locale, continuano paurosamente ad avanzare, due giorni fa, il 23 luglio, il governo afghano ha imposto il coprifuoco a Kabul, dalle 22.00 alle 4.00, per cercare di rallentare l’avanzata del gruppo estremista islamista.

Il coprifuoco è stato imposto in 31 altre province su 34, per “limitare i movimenti dei talebani e frenarne le violenze” come riportato da James Bays, corrispondente da Kabul di Al Jazeera.

Mohammad Ali Safdari, portavoce dell’esercito, rivela che l’esercito e la popolazione sono disperati. Si terrà un’operazione, chiamata Aquila, lanciata proprio dalla Difesa Italiana, per salvare i collaboratori afghani dai talebani e portarli in Italia.

Il presidente americano Joe Biden ha annunciato lo stanziamento di 100 milioni di dollari per accogliere profughi e rifugiati dall’Afghanistan, dopo aver avuto un colloquio con Ashraf Ghani, capo di Stato afghano.

La decisione di Biden di abbandonare l’Afghanistan, definita dalla maggioranza “scellerata”, ha permesso ai talebani di avanzare. Negli ultimi giorni, per riparare alla propria azione, Biden ha dato il via a sette raid aerei, per cercare di contrastare l’avanzata islamica.

I collaboratori della Nato dichiarano di temere nientemeno che di “venire sgozzati come collaborazionisti degli infedeli”. È quanto accaduto a Sohail Pardis, interprete per l’America, che è stato decapitato come “spia e un traditore dell’Islam”.