I vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere gli incendi propagati dai venti secchi del sud, che si sono rapidamente diffusi nel fine settimana nella parte sud-occidentale della Sardegna. Incendi che hanno finora distrutto 20 mila ettari di boschi, che rappresentavano secoli di storia ambientale dell’isola, e costretto 1500 persone ad evacuare domenica dalle loro abitazioni, minacciati dalle fiamme e dal fumo intenso.
Al momento non sono segnalate vittime o feriti, anche se si presume che parte del bestiame sia deceduto. Molte aziende agricole e proprietà private sono state danneggiate.
Anche se non è ancora possibile calcolare i danni causati dagli incendi che sono ancora in corso, si stima già che ammontino a oltre 1 miliardo di euro. Le autorità regionali hanno dichiarato lo “stato di calamità”, con il governatore sardo Christian Solinas, che ha affermato che sarà necessario un piano di sostegno economico da parte del governo centrale per le persone colpite.
In azione anche due Canadair inviati dalla Francia e altri due inviati dalla Grecia, paesi che hanno dimostrato una pronta solidarietà, che stanno lavorando a fianco di 10 squadre antincendio italiane della protezione civile con diversi aerei dei vigili del fuoco.
Visto che rimangono attivi su diversi fronti, si teme che gli incendi possano estendersi nella zona centro-orientale del nuorese.
Iniziato nella provincia di Oristano, è il peggior incendio boschivo dell’isola italiana da oltre 20 anni. “Un disastro senza precedenti”, è stato definito da funzionari italiani. Anche se la minaccia è classificata ancora come “estrema”, i soccorsi sono riusciti a scongiurarla in parte, potendo far rientrare nelle proprie abitazioni alcuni sfollati. Con le temperature che dovrebbero rimanere alte, le autorità locali hanno avvisato però i residenti di rimanere in allerta finché l’incendio non sarà completamente sotto controllo.
Incendi sono divampati anche nel nord-est della Spagna a 100 chilometri a ovest di Barcellona, stabilizzati al 90% nella giornata di ieri. Anche a sud della Francia, tra Narbonne e Carcassonne, è scoppiato un grande incendio che ha richiesto lo schieramento di oltre 1000 vigili del fuoco. Nel frattempo in Grecia sono stati spenti dai vigili del fuoco 50 incendi nelle ultime 24 ore.
Le cause sono ancora da determinare, ma le temperature sempre più alte e i forti venti alimentano i vari focolai.