di Zita Tallat-Kelpšaitė

Quest’anno la Svizzera e la Lituania celebrano il 100° anniversario delle relazioni diplomatiche. In occasione del Locarno film festival la galleria d’arte contemporanea il Rivellino Leonardo da Vinci ospiterà importanti eventi dedicati a questa data

Sinergia di impresa, scienza e arte

La data storica della cooperazione tra questi paesi è evidenziata dalle pubblicazioni svizzere e da JŪRA MOPE SEA, rivista economica internazionale, pubblicata in Lituania in quattro lingue (lituano, inglese, russo e cinese).

L’ultimo numero della rivista presenta un’intervista a Michele Guerra, politico ticinese della giovane generazione e introduce anche la mostra di tredici artisti lituani, curata da The Rooster Gallery (Galleria del Gallo), e la mostra alla Biblioteca nazionale lituana Martynas Mažvydas, che racconta la storia delle origini delle relazioni diplomatiche.

La prefazione di Zita Tallat-Kelpšaitė, editore della rivista JŪRA MOPE SEA, sottolinea l’importanza della diplomazia culturale per la cooperazionetra i paesi e lo sviluppo della loro identità nazionale. La pubblicazione internazionale, che si trova nel suo terzo decennio, è ben nota nel settore dei trasporti marittimi e del mercato delle imprese, promuovendo e incarnando l’idea di sinergia tra impresa, scienza e arte per molti anni. Queste idee si riflettono sempre sulle pagine della rivista in qualche modo. Tra i risultati, prodotti da questa sinergia, è la proficua collaborazione con il Rivellino LDV e il festival letterario POESTATE.

10 giorni in Lituania, 10 giorni in Svizzera

Nell’estate 2018, mentre la Lituania celebrava il 100° anniversario dello Stato, la galleria il Rivellino ha organizzato un evento chiamato 10 Days in Lithuania (10 Jours en Lituanie). La copertina di JŪRA MOPE SEA e l’enorme poster sulla parete della galleria il Rivellino hann onorato due grandi artisti: il famoso regista britannico Peter Greenaway e il patriarca della fotografia d’arte lituana – Antanas Sutkus. La foto, scattata dal fotografo lituano di giovane generazione Ramūnas Danisevčius, ha ottenuto un prestigioso premio. Il numero speciale di JŪRA MOPE SEA, dedicato all’evento, ha pubblicato interviste speciali ad Arminio Sciolli, responsabile della galleria il Rivellino, Peter Greenaway e Antanas Sutkus, ha introdotto le opere di diversi artisti lituani, e successivamente una recensione dell’evento e l’importante libro 10 Giorni a Locarno, edito da Arminio Sciolli.

L’imponente opera Signatories della giovane artista Jolita Vaitkutė, ha attratto i visitatori della galleria per un anno intero. L’installazione, dedicata al 100° anniversario della Lituania Indipendente, presentava i ritratti dei firmatari dell’Atto di Indipendenza della Lituania, sottoscritto nel 1918, modellati sull’antico pavimento della galleria il Rivellino in terra lituana. Una foto di Vaitkutė, creatore dell’installazione Signatories (scattata dalla fotografa Emilija Vinžanovaitė) ha realizzato la copertina del numero 2 di JŪRA MOPE SEA nel 2019.

I dieci giorni in Svizzera sono stati davvero speciali per i rappresentanti lituani dell’arte e della cultura. La mostra d’arte è stata visitata dal ministro della Cultura svizzero Isabelle Chassot, dal famoso architetto Mario Botta, da Sir Peter Greenaway e da molti altri ospiti del festival del cinema di Locarno, che si è svolto in quei giorni. La delegazione lituana e gli organizzatori del festival hanno preso parte alla santa messa di ringraziamento e al ricevimento del Presidente con Alain Berset, l’allora Presidente della Confederazione svizzera.

Leonardo da Vinci nella rivista JŪRA MOPE SEA

Nel 2019 la galleria il Rivellino ha dedicato i suoi eventi al 500° anniversario della morte di uno dei più grandi artisti del pianeta: Leonardo da Vinci, pittore, scultore, musicista, architetto, ingegnere, botanico, cartografo, teorico dell’arte, scienziato, inventore, filosofo e ricercatore.

A maggio di quell’anno anche il pittore italiano e americano Alberto di Fabio, l’artista bulgaro Doncho Donchev e il fotografo svizzero Luca Ferario hanno dedicato le loro opere al grande anniversario.

A luglio Peter Greenaway presenta The Missing Nail, una performance di dieci minuti, che racconta la realizzazione dell’Ultima Cena al monastero di Santa Maria delle Grazie a Milano.

Ad agosto, durante il Locarno Film Festival, la galleria ha ospitato una mostra For Leonardo del pittore cinese Wang Yigang, oltre a diverse conferenze e performance di pittura dal vivo. Sandra von Rubenwil ha presentato le sue opere di calligrafia Kabalah sulle pareti della galleria il Rivellino.

Oksana Mazourik, ideatrice e produttrice di programmi televisivi svizzeri e statunitensi, insieme alla Swiss Art Commission, ha presentato il film Once in Switzerland, i cui primi due capitoli sono stati girati al castello di Locarno Visconti-Sforza.

A settembre il Palacinema, la nuova casa cinematografica di Locarno, ha proiettato diversi film sperimentali del regista, scrittore e artista Peter Greenaway, su Leonardo da Vinci o ispirati alle sue opere creative.

Dicembre ha segnato la chiusura della mostra di Doncho Donchev su Leonardo. L’artista bulgaro ha partecipato a una maratona di ritratti, dipingendo quadri, legati alla vita e alle opere del grande genio, in presenza del pubblico.

(Qui potremmo aggiungere le informazioni di Arminio sui legami creativi di Leonardo da Vinci con la Lituania attraverso Bona Sforza, ma non oso farlo da sola, dal momento che non ho abbastanza conoscenze sull’argomento.)

L’anno di Leonardo da Vinci ha portato nuovi impulsi creativi ai creatori in vari campi. I professori Carlo Pedretti e Pietro Marani, i maggiori esperti della vita e delle opere del Da Vinci, che hanno scritto il prologo e diversi altri testi per Leonardo a Locarno, scritti dal professor Marino Viganò nel 2009, stanno raccogliendo materiale per un nuovo libro, che vedrà pubblicati i loro ultimi studi e scoperte sui progetti militari di Leonardo da Vinci.

Studiando la vita e le opere dell’artista multiforme e piuttosto controverso Leonardo da Vinci, Greenaway lo guarda dal punto di vista di un regista. Crea un lungometraggio di 90 minuti su Leonardo tra il 1499 e il 1507, quando il genio toscano abbandonò la pittura e su determinò a servire la musa della guerra.

Con il permesso del regista, la rivista JŪRA MOPE SEA ha pubblicato una sinossi del futuro film.

L’anno di Leonardo da Vinci è stato coronato da una rivista, con la foto della produttrice Oksana Mazourik, che tiene in braccio Leonardo a Locarno, il libro del professor Marino Viganò (foto di David Cuciz).

L’anno di Kristijonas Donelaitis – Premio POESTATE agli artisti lituani

Nel 2020 Armida Demarta, fondatrice e organizzatrice del festival d’arte POESTATE, che si svolge nella città svizzera di Lugano già da un quarto di secolo, ha invitato i rappresentanti lituani a partecipare al festival.

Irma Leščinskaitė e Zita Tallat-Kelpšaitė – artiste di Klaipėda – hanno rappresentato per la prima volta la Lituania al festival POESTATE, presentando il progetto The Seasons, che racconta la storia degli antichi lituani e prussiani. Questo racconto è stato dedicato allo scrittore classico Kristijonas Donelaitis, il padre della letteratura lituana e uno dei più singolari poeti europei del XVIII secolo. La poesia Le stagioni è l’opera fondamentale di Donelaitis, pubblicata in molte lingue del mondo e inclusa nella biblioteca dell’UNESCO dei tesori letterari tra la letteratura epica di Omero e Virgilio.

Il ciclo di dipinti Stagioni di Zita Tallat-Kelpšaitė parlava della forte cultura dei paesi baltici primitivi, che, nel primo secolo del nostro millennio, ha creato le basi per il poema, scritto dal padre della letteratura lituana. Il Donelaitis dell’artista astratta Irma Leščinskaitė guardava il pubblico da una miniatura.

Il progetto di Klaipėda ha ottenuto uno dei premi del festival tra più di 50 partecipanti di tutto il mondo. Il video The Seasons è stato presentato anche a Klaipėda, durante la mostra Microworlds, Abstracts and Reflections di Irma Leščinskaitė, mentre la copertina del numero 2 del 2020 di JŪRA MOPE SEA è stata dedicata al festival POESTATE.

L’anno di Dante Alighieri – la forza della diplomazia culturale

 Quest’anno il nome di Dante Alighieri è diventato il simbolo del 25° anniversario del festival POESTATE, ospitato in Svizzera, e di molti altri eventi culturali.

Il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, poeta, classico della letteratura, filosofo, teologo e personaggio politico italiano ha incoraggiato molti a tornare ancora una volta sulle pagine della Divina Commedia.

„O muse, o alto ingegno, o m’aiutate;

O mente che scrivesti cio ch’io vidi,

Qui si parra la tua nobilitate.“

Questa terzina della Divina Commedia di Dante Alighieri apre la prefazione di JŪRA MOPE SEA numero 1-2 del 2021.

Più di 700 anni fa il poeta fiorentino Dante Alighieri pregò affinché il potere delle parole rivelasse la vera storia di una nazione in un grande e immortale poema.

Le Muse furono favorevoli e, sebbene l’autore non sia vissuto abbastanza a lungo per godersi la meritata corona d’alloro in testa, egli divenne parte inseparabile della cultura per più di una nazione, una terra o un periodo storico. Divenne cultura per il mondo intero e per tutti i tempi.

Forse la Divina Commedia di Dante ha avuto luogo proprio qui, proprio adesso in tutti i nostri pensieri, i nostri cuori, le nostre anime? Forse stiamo chiamando le muse, chiedendo loro di condividere la verità per coloro che stanno leggendo le nostre righe?

Il team creativo lituano – vincitore del 24° festival – ha presentato l’edizione dell’anniversario di POESTATE con un progetto video artistico su Dante Alighieri. La Divina Commedia. Inferno – The Cold of the Soul, che sarà esposto anche alla mostra COHERENCIES, ospitata presso la galleria il Rivellino, tra le altre opere di artisti lituani, con anche un trittico di Dante Alighieri. La Divina Commedia. Inferno. Purgatorio. Paradiso di Zita Tallat-Kelpšaitė.

L’ultimo – il 3° – numero di J MORA MOPE SEA del 2021, ha dedicato diverse pagine a questa mostra e all’importanza della diplomazia politica nelle relazioni tra i due paesi, nonché al potere senza pari della diplomazia culturale, la cui essenza, come evidenziato alla conferenza internazionale, ospitata dalla Biblioteca Nazionale Martynas Mažvydas della Lituania insieme al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Lituania e alla Commissione nazionale lituana per l’UNESCO, è che la diplomazia culturale raggiunge il mondo partendo dalle nostre case.

Cercare, trovare e coltivare le coerenze tra persone, paesi e nazioni è una delle missioni della diplomazia culturale.

La Lituania, uno Stato Marittimo

Oltre al 100° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Lituania e Svizzera, quest’anno la Lituania celebra anche un’altra data importante: il 100° anniversario della flotta lituana.

Nel marzo 1921, il porto di Klaipėda ricevette le prime navi battenti bandiera lituana: i motorsailer Jūratė e Kastytis. Entrambe le navi a due alberi furono costruite nel 1920 da F. Krupp Germaniawerft a Kiel (Germania).

Tuttavia, i primi segnali di attività marittima in Lituania hanno iniziato a emergere molto prima. Le cronache del Museo del Mare dicono che Klaipėda è stata il porto di partenza di una grande flotta già nel XVIII-XIX sec. La Klaipėda Sailing Association (Memeler Segel Verein), fondata nel 1884, organizzava regate di barche a vela da pesca e altri eventi marittimi.

“La nostra società non ha una comprensione sufficiente dell’importanza del mare per la nostra nazione e il nostro stato”, afferma il rapporto dell’Associazione marittima lituana, fondata nel 1925. L’obiettivo principale, fissato negli articoli dell’associazione, era “invocare e promuovere la comprensione del significato del mare e della propria costa in Lituania, l’importanza della navigazione e la necessità di una propria flotta per la nazione lituana.” Questo obiettivo doveva essere realizzato sostenendo il porto di Klaipėda, lo sviluppo del commercio marittimo, pesca e sport acquatici, attività educativa, nonché la distribuzione di pubblicazioni accademiche e popolari sul mare, tra cui la rivista mensile Jūra.

Senza il sostegno statale e un riconoscimento più significativo, l’attività dell’Associazione marittima lituana non è diventata un movimento marittimo più ampio. Tuttavia, il primo passo verso le aspirazioni marittime lituane era stato compiuto.

Ci sono voluti quasi dieci anni per sviluppare la domanda di una politica marittima, basata su azioni economiche e culturali.

Nel 1933-1934, quando la propaganda marittima divenne più attiva, le questioni marittime furono incluse nella strategia statale. Comprendeva anche l’istituzione di un Festival del mare statale, nonché l’istituzione e la pubblicazione della rivista marittima Jūra. Questo metodo semplice ed efficace avrebbe dovuto imprimere le immagini del mare nella mente delle persone, affermando il concetto di Lituania come stato marittimo. Avevano anche un significato geopolitico molto più profondo.

 “…Il mare è l’inizio della cultura e la sua culla. … Il mare è prezioso, perché senza di esso non saremmo in grado di contattare il mondo intero. Onorati siano i Samogiti, che custodirono il mare e lo conservarono per tutti noi…’ esclamò Antanas Smetona, presidente dell’epoca, in occasione della festa del Grande Giorno del Mare al porto di Šventoji.

Il festival Great Day of the Sea è stato celebrato nell’agosto 1934 con una cerimonia speciale sul molo nord del porto di Klaipėda – una sorta di matrimonio tra la Lituania e il mare.

Questo confronto deriva non solo dai discorsi cerimoniali, che coinvolgono promesse che ricordano i voti nuziali. Esistono analogie di uno stretto rapporto tra lo Stato e il mare, espresse anche nei rituali della tradizione culturale cristiana. Questa tradizione, istituita da papa Alessandro III nel 1177, continua ancora oggi a Venezia. Esprimendo la sua gratitudine al mare, durante l’annuale parata delle navi, il Doge lancia un anello in mare, dicendo: “A testimonianza del vero ed eterno Dio ti sposo, o Mare”.

la celebre foto di Sutkus e Greenaway (di Ramunas Danisevcius)

Una cerimonia matrimoniale simile con il Mar Baltico è stata celebrata lungo il Puck il 10 febbraio 1920 dal generale polacco Joseph Haler. Più tardi, i polacchi hanno confermato i loro voti al mare mentre costruivano il porto di Gdynia.

La cerimonia ufficiale del primo festival lituano del mare il 12 agosto 1934 includeva il famoso discorso pronunciato da Antanas Smetona, presidente della Repubblica di Lituania, che annunciava la strategia marittima dello Stato, che divenne la base per la pubblicazione della rivista marittima Jūra, alla quale ha fatto seguito la moderna pubblicazione internazionale multilingue JŪRA MOPE SEA.

Purtroppo l’attuazione della strategia marittima, così come l’attività di Jūra e le operazioni della Marina lituana, istituita il 1° agosto dello stesso anno, fu interrotta nel 1939, quando la regione di Klaipėda fu annessa alla Germania di Hitler, e successivamente – dalla Seconda guerra mondiale.

Celebrando queste importanti date marittime, vorremmo attirare l’attenzione della popolazione moderna sui tentativi della Lituania prebellica di stabilire un forte Stato marittimo, le cui basi, prima di tutto, devono essere poste nello spirito, nella coscienza e pensieri dei suoi cittadini, trasformandosi poi in opere significative, che lasciano segni luminosi nella storia.

Il nome di JŪRA MOPE SEA, pubblicato in quattro lingue, fa riferimento al mare. In lituano è Jūra, russo – Mope, inglese – Mare, e il cinese 大海, pronunciato come “hai”, si riferisce anche al mare. Essere multilingue consente alla rivista di raggiungere il pubblico multinazionale e multilingue dei suoi lettori. La versione online di JŪRA MOPE SEA è accessibile in 155 paesi.

JŪRA MOPE SEA alle fiere mondiali

La missione della diplomazia culturale è senza dubbio attuata efficacemente dagli eventi EXPO globali, che si svolgono ogni tre risp. cinque anni in diverse parti del mondo. Quest’anno l’evento celebra i 170 anni dalla prima esposizione globale, nota anche come Crystal Palace Exhibition, iniziata e organizzata dalla coppia reale della Gran Bretagna: la regina Vittoria e suo marito, il principe Alberto.

La Lituania partecipò per la prima volta all’EXPO globale nel 1900, quando fu ospitato a Parigi, nel Trocadéro Palace, costruito appositamente per questo scopo. All’epoca, il sacerdote e scrittore Juozas Tumas-Vaižgantas scrisse sul quotidiano Tėvynės Sargas, dicendo che l’intellighenzia lituana, sebbene sotto pressione da parte della censura russa zarista, si era impegnata in diligenti preparativi per garantire che la Lituania fosse presentata correttamente, piuttosto che come qualche angolo dimenticato del mondo.

La Lituania partecipa ufficialmente alle mostre EXPO dal 1937 e, dopo aver riconquistato la sua indipendenza, il paese ha partecipato a tredici mostre EXPO, attirando molta attenzione dei visitatori e riconoscimenti ufficiali, mentre, nel 2017, durante l’evento in Kazakistan, Romas Jankauskas, Commissario della Sezione lituana, è stato eletto alla guida dell’intera squadra di commissari di tutti i paesi partecipanti.

JŪRA MOPE SEA ha aderito all’EXPO mondiale 2010 di Shanghai, introducendo per la prima volta la lingua cinese nella rivista, già pubblicata in lituano, inglese e russo, seguita dall’apertura di un ufficio di rappresentanza in Cina.

Nel 2017, JŪRA MOPE SEA, pubblicato in quattro lingue, è stato selezionato come pubblicazione ufficiale lituana alla fiera EXPO di Astana (attualmente conosciuta come Nursultan), in Kazakistan. Il numero speciale, dedicato alla mostra, è stato pubblicato in cinque lingue: lituano, kazako, inglese, russo e cinese. È stato pubblicato durante l’intero evento.

I preparativi per EXPO 2020 Dubai, posticipati a causa della pandemia e che inizieranno il 1° ottobre di quest’anno, hanno richiesto un anno intero. Quasi ogni numero conteneva articoli sulla Lituania e sul mondo che si preparavano per questa mostra. La rivista continuava ad alimentare l’entusiasmo e la speranza che la pandemia fosse sconfitta e l’evento speciale, in coincidenza con il 50°anniversario della fondazione del paese ospitante – gli Emirati Arabi Uniti – si svolgerà in tutto il suo splendore, attuando la sua profonda missione di “collegare le menti e creare il futuro”.

JŪRA MOPE SEA sta attualmente preparando un numero speciale, che sarà pubblicato in lituano, arabo, inglese, russo e cinese come un grande volume ad ampia tiratura. Sarà distribuito al padiglione lituano per la durata dell’intero evento dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022.