La situazione si aggrava sempre di più ad Haiti, dove lo scorso sabato un forte terremoto di magnitudo 7.2 ha devastato il paese e mietuto migliaia di vittime. Per ora il bilancio dei morti accertati è di 1’419 persone e i feriti sono più 6’900. Decine di migliaia di persone sono rimaste senza casa e ora sono a rischio anche a causa di una violenta tempesta, chiamata Grace, che dovrebbe colpire con tutta la sua forza nelle prossime ore.

Lunedì i soccorritori hanno scavato per tutto il giorno nel tentativo di trovare ancora qualche sopravvissuto, ma nelle ultime ore le operazioni di soccorso sono diventate quasi impossibili da portare avanti a causa della pioggia che ha reso il terreno un ammasso di fango.

La situazione rischia ora di precipitare a causa di forti piogge ed eventuali frane. Grace si sta già abbattendo sulla parte est dell’isola con 250 mm di precipitazioni in poche ore e il vento rischia di spostare la tempesta verso ovest, dove si trovato le aree già gravemente colpite dal terremoto. Gli ospedali hanno esaurito i posti per i malati e ora si aggiunge anche la preoccupazione per un eventuale cedimento degli edifici delle strutture sanitarie. A Les Cayes per esempio, uno dei due ospedali è considerato troppo instabile e pertanto tutti i feriti sono stati portati fuori e sistemati in tende improvvisate e sotto gli alberi, spesso senza avere accesso a cure adeguate e antidolorifici.

Intanto, il primo ministro Ariel Henry ha decretato lo stato di emergenza che durerà per almeno un mese e ha invitato tutta la popolazione a essere solidale. La protezione civile invece ha lanciato un appello si Twitter chiedendo ai “gentili vicini di casa che non sono stati colpiti a offrire un riparo agli sfollati”.

Haiti è una nazione di 11 milioni di persone messa in ginocchio dalle calamità naturali che si aggiungono alle sofferenze causate da un’estrema povertà e una situazione politica molto instabile a causa del recente omicidio del presidente Jovenel Moise.