Valeria Collina è la madre del giovane Youssef Zaghba morto il 3 giugno 2017 sul London Bridge dopo aver ucciso, insieme ad altri due attentatori, otto persone. Italiana convertita all’islam, si era trasferita in Marocco insieme al marito e, dopo essersene allontanata, è tornata in Italia. Dopo la morte di Youssef ha fondato l’associazione Rahma – “misericordia” – per la promozione dell’integrazione e la lotta contro la radicalizzazione dei giovani musulmani in Italia.  

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Cosa significa essere una donna musulmana e madre di un terrorista? La domanda apre una voragine profonda capace di sconvolgere l’intera esistenza. Un tema che trova spazio nella più stretta attualità, con la situazione che si è venuta a creare in Afghanistan, il ripristino della Sharia, la creazione di un Califfato. 

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Come sempre il Festival non teme di proporre anche temi duri e angoscianti, come l’avanzata dell’islam radicale e del terrorismo, combinato con la decadenza evidente di un Occidente che ha perso la sua anima. (red)

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sabato 18 settembre 2021 al Boschetto Ciani, ore 15