La sua occupazione da parte dei molinari (29 maggio in serata) fu il “casus belli” che innescò lo sgombero e la demolizione (parziale) dell’ex macello. Quattro mesi sono passati e molte cose sono successe. L’apertura di un procedimento da parte della procura (contro “ignoti” ma in pratica contro il municipio o, eventualmente, contro la polizia), le reazioni sdegnate della sinistra istituzionale ed estrema, la caciara del Primo agosto contro l’on. Karin Valenzano Rossi ed infine, fulminante e traumatica, la morte del Sindaco con il funerale allo stadio. E non è finita, perché arriva l’autunno.

Oggi l’edificio della Fondazione, che da alcuni anni era dismesso, è in fase avanzata di demolizione. La cosa era prevista ma si può ipotizzare che l’intervento delle ruspe sia stato accelerato al fine di evitare una nuova occupazione. Il presidente della Fondazione Stefano Camponovo conferma che presto sorgerà su quel terreno un nuovo centro educativo, affacciato su via Bagutti. L’importante opera, di chiara utilità sociale, godrà di finanziamenti cantonali e federali. I lavori dovrebbero iniziare nel 2023. (fonte CdT)