Un poster provocatorio

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Noi votiamo No senza perderci il sonno ma non abbiamo problemi a dare la parola anche ai Liberi Pensatori. Per di più la provocazione ci piace.

Spazio dunque alla contestazione del No religioso. A nostro avviso per dire No a questa legge non occorre scomodare l’Altissimo. Un poco di “laica lucidità” potrebbe bastare. Siamo però pronti a riconoscere che la propaganda LGBTQ+ ha rotto gli argini ed è ormai prevalente. Anche perchè la maggior parte degli umani semplicemente si accoda a quella che ritiene (o vede essere) l’opinione dominante.

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I Liberi Pensatori Svizzeri sono chiaramente a favore del “matrimonio per tutti”. Con una campagna di poster, prendono di mira la Chiesa cattolica, tra gli altri, dai cui circoli proviene la maggiore opposizione al “matrimonio per tutti”.

Liberi pensatori, LGBT
L’immagine è di stile goliardico. Siamo stati (in tempi ahimè lontani) studenti universitari anche noi

Un prete cattolico e un pastore riformato, euforici, escono dalla chiesa dopo la loro cerimonia di matrimonio. Un matrimonio tra uomini, uno dei quali ufficialmente celibe, e per di più, il tutto interconfessionale: il poster dei Liberi Pensatori, che ha viaggiato nei treni di tutta la Svizzera quasi 3000 volte dalla fine di agosto, è provocatorio. L’azione raffigurata sul poster è un no-go per la Chiesa cattolica così come per molte chiese libere – questo è evidente dalle reazioni indignate nelle lettere all’editore e nei messaggi.

Criticare la Chiesa e il celibato

Il messaggio della campagna per il “Matrimonio per tutti” è diretto anche alle chiese (libere): persone che amano persone dello stesso sesso si possono trovare ovunque nella società – anche nei circoli ecclesiastici. È giunto il momento per le chiese di trattare questo soggetto con la disinvoltura della coppia di sacerdoti. Né il modo in cui la Chiesa cattolica tratta l’omosessualità né le sue pretese di esclusività riguardo al matrimonio sono al passo coi tempi.

Per Andreas Kyriacou, presidente dei Liberi Pensatori Svizzeri, è chiaro: «L’omofobia nella nostra società ha sempre uno sfondo religioso. Noi alziamo uno specchio a questi circoli e mostriamo loro che un rapporto rilassato con persone omosessuali gioverebbe anche ai loro membri ed è probabilmente sostenuto dalla maggioranza di essi.»

Campagna in luoghi dove sono presenti chiese (libere)

Oltre ai poster ferroviari, un totale di oltre 30 ciclisti di Working Bicycle sono sulla strada, cavalcando il soggetto dei sacerdoti attraverso le città su una scatola montata sul portapacchi. Questa campagna è in corso a Coira, Winterthur e Thun – tre città dove la Chiesa cattolica o le Chiese libere hanno una forte presenza.