Anche a Parma, come sta accadendo in tutto il resto d’Italia, si raccolgono le firme per Abolire la caccia. Ne sono necessarie 500.000 e ad oggi è possibile firmare anche online.

Già nel 1990, spiega Germano Rossi: volontario del “Comitato Sì Aboliamo la Caccia”, fu indetto tale referendum, che però, pur arrivando molto vicino all’obiettivo (ben il 92,20% era già allora per l’abrogazione della caccia), con un’affluenza del 43,36%, non raggiunse il quorum referendario del 51%, per meno di otto punti percentuali.

“Oggi, che la natura è sempre più stremata e profondamente offesa dall’infestante e parassitaria attività umana” continua Gaetano Rossi “dovremmo essere ancor più sensibili e pronti a rispondere alla sua urgente richiesta d’aiuto: dovremmo essere finalmente capaci di operare quel rivoluzionario e salvifico cambiamento di coscienza, prospettiva e paradigma. Stiamo vivendo in un’epoca geologica che molti studiosi hanno iniziato a chiamare Antropocene cioè “l’epoca dell’uomo”: un uomo che nel giro di tre secoli è centuplicato, passando da una popolazione mondiale di appena ottocentomila persone su tutto il pianeta ad una di otto miliardi, diventando il primo animale che da solo sta letteralmente depauperando la Terra e procurando quella che potrebbe essere la sesta estinzione di massa del pianeta. Occorre smettere di illudersi e credere ingenuamente che lo sviluppo tecnico scientifico esteriore, senza un corrispondente sviluppo interiore di consapevolezza morale ed etica, basti da solo a garantirci un futuro equilibrato e sano. Un futuro degno di essere vissuto. L’umanità è cresciuta a dismisura in quanto a forza e potere ed ha ormai assunto una vera e propria reggenza della Terra: è imprescindibile che ora cresca anche in responsabilità e saggezza e ponga fine alla sua ubris: quel peccato di infantile tracotanza che da troppo tempo la caratterizza. La follia di un povero fanciullo è fastidiosa, ma molto meno pericolosa della follia di un grande re: quel re ha ben altro potere e responsabilità! Dobbiamo affrancarci dalle vecchie ed ormai insane abitudini ereditate dal passato: comprendere che uccidere e prevaricare una più debole vita non può più essere considerato né uno sport, né un passatempo, né un divertimento da coltivare allegramente con gli amici, né tanto meno un approccio adeguato e di qualche efficacia e coerenza ecologica. Il potere in una coscienza matura, sana e saggia non si manifesta più con l’esercizio del dominio, ma con il porsi al servizio dell’altrui vulnerabilità.”

L’insensibilità non scoraggia gli attivisti. Continua infatti Germano Rossi: “A molti potrebbe sembrare l’ultima delle priorità abolire la caccia, e da un punto di vista esteriore e pratico è comprensibile, ma da un punto di vista interiore, etico e psicologico, è invece il primo più urgente passo da compiere per abbandonare una retriva e sempre più mortifera mentalità egocentrica e predatoria: quella millenaria cultura della separazione e netta contrapposizione agonica ed agonistica che produce competizione e volontà di sopraffazione, quella miope ed arrogante visione del “mors tua vita mea” che ci sta annichilendo tutti, per incamminarci invece verso una più matura attitudine ecologica ed olistica: improntata alla Cura della Vita. Una vita che sempre più intuiamo essere, in profondità ed essenza, collaborazione, comunione ed Universale Relazione. Una vita che non termina e non si determina solo in Noi Stessi, ma si espande in ogni direzione e compenetra l’Altro da noi, gli Altri Animali non umani e Madre Nauta tutta. Solo questa prospettiva infinitamente più ampia e finalmente consapevolmente Universale potrà salvarci e condurci ad un futuro di sempre maggiore Equità, Armonia e Pace che integri Tutto e Tutti. Possiamo agevolare questo sacro cammino” conclude Germano “proprio oggi: semplicemente andando a firmare per il referendum di abrogazione della caccia, portando tanti amici e parenti a votare con noi. Spendendo tutti un briciolo del nostro tempo per andare a firmare, con questo piccolissimo sforzo, potremmo essere parte attiva di una meravigliosa metamorfosi evolutiva della nostra società. Fino alla fine di settembre sarà infatti possibile firmare nei banchetti sparsi in tutta Italia e nei Comuni di residenza, mentre fino alla fine di ottobre si potrà firmare anche da casa: sulla piattaforma digitale che in questi primi pochi giorni di settembre, nonostante vari attacchi hacker che denotano la tanta paura di coloro che temono il cambiamento, ha già raccolto un’enormità di firme.” Germano Rossi e gli altri attivisti per i diritti degli animali sono ottimisti, e lanciano un messaggio: “Firmiamo per un Futuro meno violento, più Sano e più Bello per Tutti. Facciamolo per crescere nella sacra direzione di una sempre più consapevole Coscienza Umana e Universale. Facciamolo per i nostri Fratelli Animali non umani: profondamente ed imprescindibilmente legati a noi da un comune destino. Se sarà un sempre più oscuro e pestilenziale inferno in terra, crudele ed impietoso, o un agognato Amorevole e Gentile Paradiso dipende soprattutto da Noi: è nostra la libertà di scelta, nostra la responsabilità e come sempre, tutti insieme, in un modo o nell’altro, faremo la differenza!”.

Si ringrazia Germano Rossi.

A cura di Chantal Fantuzzi