Anne Hidalgo e Marine Le Pen

“Ieri Parigi, oggi la Francia, basta con il saccheggio”. Questo lo slogan ed il grido di alcuni cittadini che hanno contestato la candidatura della sindaca di Parigi a Presidente della Repubblica. Sì, perché Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, socialista, si candida per le prossime elezioni presidenziali di aprile 2022: sfiderà Macron, ma non sarà sola. Infatti tra gli altri candidati spicca anche la leader del Rassemblement National Marine Le Pen.

Per Anne Hidalgo, che ha annunciato la propria candidatura in un comizio a Rouen, in Normandia, si parla di programma incentrato su di una “Repubblica decentralizzata, più vicina ai cittadini, con i cittadini e su di un Paese più “giusto”, con salari più alti “soprattutto per gli insegnanti e il personale sanitario” nonché “a bassa emissione di carbonio”. Ambientalismo, socialismo e un pizzico di populismo potranno forse fare di Hildago la carta vincente? La sindaca socialista si preannuncia come “la prima donna presidente della Repubblica con le donne francesi”.

Le contestazioni dei cittadini alla sua candidatura erano dovute al fatto che in molti sostengano che Hidalgo sia una “parigina lontana dalla Francia profonda”. Hidalgo, però, non si scoraggia: “voglio che tutti i bambini di Francia abbiano la stessa possibilità che è stata data a me” ha dichiarato, alludendo alle proprie origini spagnole. Ana è infatti cresciuta a Lione dove è stata naturalizzata francese a 14 anni prendendo il nome di Anne. Oggi Hidalgo si definisce “una donna francese nata in Spagna”, vegetariana, ecologista.

Ha invece tenuto un comizio a Fréjus, nel sud della Francia, la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, entrando ufficialmente in campagna elettorale per le presidenziali di aprile 2022. “Siamo diventati un partito di governo in questi 10 anni” ha dichiarato Le Pen, dichiarando anche le proprie dimissioni dal Movimento (“La logica mi impone oggi di uscire dalle logiche partigiane, ho preso la decisione di lasciare la presidenza del nostro movimento”) per un traguardo ben più alto: l’Eliseo. A far le sue veci, sarà il vicepresidente Jordan Bardella, al quale, secondo la Le Pen “spetterà da oggi assumere la direzione del Rassemblement National”.

Mentre per Hidalgo la priorità è ricostituire la Repubblica (“sotto i nostri occhi, il modello repubblicano si disintegra” ha dichiarato), per Le Pen le promesse consistono nel frenare l’immigrazione attraverso un referendum, uscire dalla Nato, rinazionalizzare le autostrade e privatizzare la tv di Stato. Entrambe criticano il presunto “disprezzo” che Macron avrebbe avuto nei confronti di altri partiti e avversari, ma tra id loro promettono una battaglia all’ultimo sangue.

Hidalgo, dai colori scuri, e dalle chiare origini ispaniche, parla dai cantieri portuali di Rouen, in Normandia, mentre la nordica Le Pen dal mediterraneo teatro romano di Fréjus.

La battaglia tra la sindaca di Parigi, europeista convinta, e la leader sovranista antislamica dichiarata, il duello si preannuncia acerrimo: ad esse è comune solo l’attacco a Macron che avrebbe versato “disprezzo” nei confronti dei vari movimenti di protesta contro il suo governo.