Martine Chantal Fantuzzi, ne Gli ultimi re di Sparta, racconta l’epopea finale della celebre polis greca, sconosciuta ai più. L’autrice della monografia storiografica, 25 anni, si racconta a Ticinolive.ch

Gli ultimi re di Sparta è il suo primo libro?

È la mia prima monografia storica. Prima avevo pubblicato le mie tragedie in versi, in V atti.

E come è nato Gli ultimi re di Sparta?

Proprio da una tragedia: l’Agide di Vittorio Alfieri (il grande trageda che studio da sempre). Alfieri la pubblicò nel 1788 e la trasse dalle “Vite Parallele” di Plutarco. Io ho scelto di indagare – attraverso le fonti storiche antiche, come Plutarco, ma anche Pausania, Polibio e Livio – la figura di Agide IV, questo re spartano, condannato a morte dall’eforato nel 241 a.C., a neanche 25 anni, che tanto aveva commosso Alfieri.

E che cosa ha scoperto?

Talmente tante cose che ho dovuto scriverci su un libro. La mia indagine si è avviata da circa due generazioni prima di Agide (il 309 a.C.) e si è conclusa con la battaglia di Corinto (146 a.C.) nella quale Sparta perde, per sempre, la propria autonomia. E non per mano di Roma, bensì della Lega Achea, alla quale, come spiego dettagliatamente nel libro, apparteneva anche lo storico Polibio. Ma sono tanti altri i fatti – sorprendenti – che emergono….

Per esempio?

Sintetizzerò al massimo, per chiarificare il più possibile (anche a costo di far torto alla mia ricerca). Dunque, in breve, Agide IV era un re riformatore (da Plutarco e Cicerone considerato precursore dei Gracchi a Roma): cercò di redistribuire le terre a Sparta, per arginare il divario (davvero immenso) tra poveri e ricchi, e restituire dignità agli indigenti, ma il suo programma fallì (anche per colpa di un tradimento) ed il giovane re fu mandato a morte dal collega (a Sparta c’era la diarchia, cioè regnavano due re) Leonida II (il quale portava lo stesso nome dell’eroe delle Termopili). Ora, dietro questa condanna, c’è tutta una rivalità politica e dinastica, che spiego ampliamente nel mio libro.

L’autrice: Chantal Fantuzzi, 25 anni, ha 3 lauree (triennale in lettere classiche, magistrale in lettere classiche e magistrale in filosofia) tutte conseguite con lode all’Università di Parma.

Qualche assaggio?

Leonida II era figlio di Cleonimo, il quale aveva tentato con l’aiuto di Pirro (sì, proprio quello delle “vittorie di Pirro”) di assediare Sparta, nel 272 a.C. Fallì nel suo intento e, a difendere Sparta furono proprio gli antenati di Agide IV.

Quindi?

Quindi è possibile che le ragioni del risentimento di Leonida nei confronti del giovane collega Agide non fossero solo dettate dall’avversione nei confronti della politica riformatrice di quest’ultimo, ma anche da un passato recondito a quasi tutti i lettori e che io ho cercato di disvelare, assieme a molto altro.

Una tesi storiografica, partita da una tragedia di Alfieri, dunque…

Sì, una tragedia, tra l’altro, delle meno note del “Sofocle italico”. Tra le altre scoperte, anche quella che Alfieri attua cambiamenti sostanziali alla trama, non tanto nello svolgimento, quanto nella composizione, ma questa è un’altra storia.

Un’altra pubblicazione?

Si, sto lavorando a L’Agide di Alfieri e il mito degli ultimi re di Sparta che spero di pubblicare entro la fine dell’anno: in questa monografia indago più prettamente le scelte di Alfieri per il “suo” Agide ma anche la fortuna che la dinastia degli ultimi re di Sparta, da me indagata nel primo libro, ebbe nell’Europa del ‘700. È incredibile come nomi che a noi, oggi, suonano sconosciuti, come Cleomene, Agiatide o Cratesiclea, fossero mitizzati anche da tragedi inglesi (come John Dryden) e francesi.

La sua paura?

Essere pedante. Quando si cerca di fare storiografia in maniera professionale e accademica (tale è la mia formazione), si rischia di essere pedanti, è inevitabile: lo richiede la precisione e la minuziosità del mestiere. La volontà è però riuscir trasmettere la meraviglia (come direbbe Erodoto) delle scoperte. È per questo che solo leggendo “Gli ultimi re di Sparta” si apprendono quelle scoperte (per me meravigliose, ma credo anche per i lettori), che nessun riassunto potrebbe rendere. Ogni ricerca, nel mio libro, è finemente documentata con tanto di fonti antiche e di indicazioni ai passi.  

La sua speranza?

Continuare questa ricerca “Spartana”: c’è molto altro da dire, anche e soprattutto, nella ricezione della storiografia greca in Vittorio Alfieri.

Intervista di Ticinolive.ch

Martine Chantal Fantuzzi, Gli ultimi re di Sparta, Soldiershop, 2020. Ordinabile in tutte le librerie o online, o contattando l’autrice alla sua pagina facebook chantalfantuzz5 o al suo blog chantalfantuzzi.wordpress.com