Per non scoraggiare gli atti di eroismo a difesa del prossimo!
In merito all’imminente votazione sulla legittima difesa mi capita di sentire ragionamenti di questo tipo: “io son contrario alla violenza e quindi voto contro”. Ma, benedetta gente, chi mai è favorevole alla violenza? Certamente non lo sono i membri del comitato che nel 2016 avevano lanciato la raccolta di firme a favore di questa iniziativa (e nell’interesse delle vittime della violenza) . Però bisogna pur prendere atto del fatto che ogni giorno migliaia di persone in Europa sono aggredite da criminali che entrano nelle abitazioni per rubare, o che nelle strade rapinano, sparano, accoltellano, pestano, stuprano; senza dimenticare il fenomeno del terrorismo di matrice islamica.
Un giorno o l’altro chiunque potrebbe dunque trovarsi suo malgrado coinvolto, qui in Ticino, in una simile pericolosa situazione, indipendentemente dall’appartenenza politica, dal sesso, dall’età o dal ceto sociale. E allora, come reagirebbero queste persone? “Beh, se anche mi dovesse capitare” rispondono serafici i pacifisti “non mi difenderei usando violenza contro l’aggressore” . Mi permetto di dubitarne, perché nessuno è in grado di dire quale sarebbe la propria reazione in caso di aggressione, specie se ad essere in pericolo sono anche altri membri della famiglia. In simili frangenti anche la persona più mansueta potrebbe trasformarsi in una tigre, ferendo e magari uccidendo l’aggressore con qualsiasi oggetto gli capiti sotto mano. E d’un colpo, da vittima che era fino a poco prima, questa persona si troverebbe a sedere sul banco degli imputati, con il rischio di finire in galera in caso di condanna per eccesso di legittima difesa.
L’iniziativa – giova ripeterlo – non incita in alcun modo alla violenza ma si limita a chiedere che, in caso di assoluzione, i costi dell’avvocato di fiducia siano a carico dello Stato, così come oggi già avviene per chi si fa difendere da un avvocato nominato d’ufficio. Dopotutto, in base a una legge federale, toccherebbe ai Cantoni garantire la sicurezza dei cittadini nel loro territorio!
Ma a quelle persone che non vogliono difendersi e che sono contro l’iniziativa perché pensano di essere al riparo da ogni violenza, vorrei cercare di far capire che se un giorno loro, o i loro figli, o i loro coniugi, o i loro genitori fossero aggrediti nello spazio pubblico (ad esempio – pensando a certi episodi di cronaca nera realmente accaduti in Ticino – durante i festeggiamenti carnevaleschi, o all’uscita di una discoteca o… alla Manor di Lugano), esse sarebbero ben contente se qualche passante intervenisse in loro difesa.
E allora vi chiedo: perché mai questi passanti dovrebbero rischiare la pelle per intervenire a difesa di sconosciuti se poi, come ringraziamento per il loro atto eroico, arrischiano di trovarsi per mesi o anni coinvolti in un lungo, estenuante e costoso procedimento giudiziario dall’esito incerto, sapendo per di più che anche in caso di assoluzione per legittima difesa dovrebbero pagare gran parte dei costi del proprio avvocato di fiducia ? Non volete difendervi? Bene, sono affari vostri! Ma al momento di votare pensate ai vostri famigliari e amici che prima o poi potrebbero aver bisogno dell’intervento di qualche coraggioso e altruista eroe. Perché punire quest’ultimi anziché premiarli, spingendoli così a girarsi dall’altra parte e a infoltire i ranghi dei vili indifferenti?
Giorgio Ghiringhelli
(promotore dell’iniziativa)