Smoke rises from a deadly explosion outside the airport in Kabul, Afghanistan, Thursday, Aug. 26, 2021. Two suicide bombers and gunmen have targeted crowds massing near the Kabul airport, in the waning days of a massive airlift that has drawn thousands of people seeking to flee the Taliban takeover of Afghanistan. (AP Photo/Wali Sabawoon)
Smoke rises from a deadly explosion outside the airport in Kabul, Afghanistan, Thursday, Aug. 26, 2021. Two suicide bombers and gunmen have targeted crowds massing near the Kabul airport, in the waning days of a massive airlift that has drawn thousands of people seeking to flee the Taliban takeover of Afghanistan. (AP Photo/Wali Sabawoon)

Gli Stati Uniti hanno ammesso che nel corso del bombardamento messo in atto da un drone americano il 29 agosto a Kabul, 10 civili sono stati uccisi a causa di quello che è stato definito “un tragico errore”. 

In seguito all’attentato all’aeroporto di Kabul, rivendicato dall’ISIS-K, in cui morirono 200 persone tra cui diversi afghani, talebani e americani, gli USA avevano deciso di rispondere con l’attacco a una zona dove credevano si nascondessero alcuni dei terroristi. Il capo del comando centrale degli USA Kenneth F. McKenzie ha detto nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Pentagono lo scorso venerdì 17 settembre che l’attacco è stato ordinato in quanto sussisteva una “profonda convinzione” che l’ISIS-K avrebbe lanciato un altro attacco all’aeroporto di Kabul, seminando altre vittime. “Offro le mie più profonde condoglianze alla famiglia e agli amici di coloro che sono stati uccisi”, ha dichiarato McKenzie. Anche il generale Mark A. Milley è intervenuto spiegando che c’era una ragionevole certezza che l’obiettivo fosse in effetti corretto ma che ulteriori indagini effettuate dopo il bombardamento hanno invece messo in evidenza il contrario: “È un’orribile tragedia della guerra, è straziante, e ci impegniamo a essere completamente trasparenti su questo incidente”. 

Purtroppo tra le 10 vittime ci sono sette bambini, oltre all’operatore umanitario Zemari Ahmadi e  un contractor dell’esercito americano Ahmad Naser, 30enne ex ufficiale dell’esercito arrivato a Kabul nella speranza di riuscire a scappare dal paese. Zemari Ahmadi aveva lavorato in precedenza per l’organizzazione umanitaria Nutrion and Education International e nel momento del bombardamento era stato stato circondato da alcuni bambini, accorsi a salutarlo, purtroppo nel momento sbagliato. La sua auto era diventata il bersaglio del drone in quanto alcuni alti funzionari della difesa americana erano certi che vi erano caricati degli esplosivi. Dopo l’inchiesta condotta successivamente all’incidente è stato chiarito che nelle sospette bottiglie di plastica c’era probabilmente soltanto acqua. 

Il segretario della Difesa USA Lloyd Austin ha dichiarato: “Ci scusiamo, e lavoreremo per imparare da questo orribile errore. Nessun esercito lavora così duramente come il nostro per evitare vittime civili. Quando abbiamo ragione di credere che abbiamo preso delle vite innocenti, indaghiamo e, se è vero, lo ammettiamo”.