“Nessuna istigazione all’odio”

Il comitato per il No scrive ai media, e in particolare a noi.

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Facebook ha censurato dal 7 settembre la pagina “No all’iniziativa “matrimonio per tutti”. Poiché Facebook ha già censurato diverse volte in luglio e agosto, senza giustificazione, le pagine in tedesco e francese, martedì 14 settembre il Comitato Nazionale ha inoltrato una petizione al Tribunale di Willisau con la richiesta di intimare a Facebook il ripristino della pagine

Venerdì 18 settembre sempre il Comitato Nazionale ha trasmesso ai media nazionali un comunicato stampa.


Facebook censura di nuovo “No al matrimonio per tutti”
Protesta del comitato promossa in tribunale

Dopo diverse infondate censure contro post e pagine del Comitato del “No al matrimonio per tutti”, soprattutto nel mese di luglio, Facebook ha ora bloccato la pagina in lingua italiana del nostro comitato nazionale per oltre una settimana.
Martedì mattina, 14 settembre, abbiamo quindi depositato una petizione presso il tribunale distrettuale di Willisau, chiedendo che il blocco di Facebook sia revocato su base superprovvisoria.

Chiediamo anche che Facebook non possa cancellare e bloccare i post senza giustificazione e senza la possibilità di commentare. Molti amministratori di pagine Facebook l’hanno già sperimentato: a un certo punto ricevono un messaggio da Facebook che singoli post sono stati bloccati.

Nel nostro caso, con un’affermazione generica e accusatoria senza fondamento: Il comitato NO al matrimonio per tutti sta istigando odio su Facebook. Una affermazione senza fondamento che costituisce una diffamazione nei nostri confronti L’istigazione all’odio sulla base dell’orientamento sessuale è un reato ufficiale e può essere perseguito ai sensi del 261bis Codice penale.

La procedura di reclamo di Facebook spesso non porta a nessun risultato. Non c’è una giustificazione dettagliata per il blocco dei post o delle pagine. Su Facebook non c’è nemmeno un indirizzo per prendere contatto. Non ci sono rappresentanze ufficiali e manca un indirizzo chiaro per contattare Facebook in molti paesi, compresa la Svizzera.

Spesso, non vengono bloccati solo i singoli post, ma Facebook impedisce anche la pubblicazione di nuovi post. La pagina Facebook in lingua tedesca del comitato del NO è stata bloccata più volte per alcuni giorni, cosa che un portavoce di Facebook ha poi successivamente descritto succintamente come una semplice svista.

Da giorni, la pagina in lingua italiana del comitato del NO è completamente chiusa. L’arbitrarietà di Facebook è in contrasto con qualsiasi norma procedurale.

Il Comitato cantonale: Marchesi, Romano, Regazzi, Siccardi, Pellegrini, Vanetta

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(red.) Non solo: il comportamento di Facebook è scandalosamente antidemocratico e ipocrita.