Dopo le dure critiche al progetto espresse al Pestalozzi

Il Polo Sportivo e degli Eventi risponde alle esigenze reali delle società sportive luganesi, del comparto di Cornaredo e di tutta la popolazione.

Ma quanto ci costa?

Il 28 novembre voteremo unicamente sui costi a carico della Città e non sugli investimenti privati (i contrari spesso dimenticano questo dettaglio).

I costi di investimento per la Città – nuove strutture sportive e riqualifica al Maglio – saranno al massimo di 229 mio di franchi (inclusi interessi e ammortamenti) con un leasing distribuito su 27 anni e solo a partire dalla consegna delle chiavi (fine 2025). I contributi a fondo perso di Confederazione, Cantone, Ente Regionale e Comuni, serviranno a ridurre l’investimento.

L’alternativa dei contrari, per un progetto parziale e incompleto che non soddisfa le esigenze di nessuno, costerà invece 252 mio di franchi (con interessi e ammortamenti minimi secondo MCA2). A questo si aggiungono gli investimenti necessari per il risanamento delle tribune restanti, i traslochi e le ristrutturazioni per via della Posta. Inoltre mancheranno i 118 mio che la Città incasserebbe per i diritti di superficie dai partner privati. Dicendo di no si sacrifica tutto quanto speso e realizzato fino ad oggi. Si tratterebbe di un insensato sperpero di risorse per un progetto condiviso da Municipio e Consiglio Comunale.

La viabilità è di competenza cantonale

Tutte le discussioni legate alla viabilità e alle strade sono di competenza cantonale. Quanto previsto verrà realizzato indipendentemente dall’esito della votazione. Attualmente parliamo di 5 corsie che saranno ridotte a 4, e inoltre, via Trevano verrà declassata a favore della mobilità lenta ed i mezzi di trasporto pubblici.

“Non c’è fretta”

I contrari affermano che “non c’è fretta”: questa mancanza di sensibilità ed attenzione per il mondo dello sport e degli eventi del Luganese è perlomeno cinica. Senza nuove strutture le società sportive non potranno continuare a competere nelle leghe maggiori, pena è un declassamento o trasferimento in altri luoghi. È notorio che le federazioni nazionali non si lasciano imporre dettami.

Non ci sono garanzie sui tempi: ricominciare a pianificare il progetto comporta una ripartenza di tutto l’iter burocratico. Che i tempi per le grandi opere siano lunghi è noto e lo dimostrano i tempi politici di questi 10 anni di progettazione, ricerca di finanziamenti e di un consenso politico, ecc.. Rischiamo quindi di restare a bocca asciutta. L’unica certezza è qui e ora: votare Sì al Polo Sportivo e degli Eventi permetterà iniziare con i lavori l’anno prossimo.

L’incoerenza dei contrari

I contrari vogliono ritornare al progetto teorico iniziale del 2012 (sono passati quasi 10 anni) che includeva le due torri e uno spazio residenziale di 17’000 m2 senza parco urbano, senza piazza degli eventi e senza riqualifica del Maglio. In questo modo gli interessi privati non sono a beneficio della comunità. I contrari sembrano quindi voler snobbare l’importanza di un Parco urbano per la popolazione e le necessità dei giovani con la riqualifica del Maglio, visto che a Cornaredo non ci sarâ più spazio per i settori giovanili (ad eccezione della scuola calcio).

Ma chi l’ha detto?

I contrari pretendono che il moltiplicatore d’imposta aumenterebbe fino a 6 punti percentuali. Le autorità competenti hanno valutato che grazie al partenariato, ai contributi a fondo perso della Confederazione, Cantone, Ente Regionale dello Sviluppo e probabilmente di diversi Comuni del Luganese, l’aumento nel caso peggiore sarebbe di 2-3 punti percentuali che corrispondono per il ceto medio a Fr. 19 all’anno.

Se vincesse il no e la Città dovesse indebitarsi per coprire costi maggiori di quelli previsti, il moltiplicatore aumenterebbe almeno altrettanto, ma probabilmente di più, e verrebbero persi i contributi già stanziati.

‘Rimane l’interesse del privato’: chi lo garantisce?

I contrari affermano che sarebbe possibile trovare nuovi finanziatori qualora gli attuali investitori decidessero di rinunciare a partecipare. In questo caso si tratterebbe di un nuovo partenariato pubblico-privato, solamente con altri attori. Ciò lascia sottintendere che gli oppositori non sono contro il partenariato pubblico privato oppure che non hanno capito di cosa si tratta.

Verde non più verde

Il fantomatico progetto alternativo dei contrari – non si capisce bene quale variante vorrebbero spezzettare – non include né il parco urbano a Cornaredo (spazi verdi di 12’000m2) né il Parco dello Sport al Maglio che peraltro viene servito dai mezzi pubblici. Con il no dovremmo pure rinunciare ad avere più alberi (279 nuovi alberi ad alto fusto) e un nuovo spazio verde nel quartiere.

L’importanza del risanamento del Maglio per il settore giovanile

La scelta di riqualificare la zona del Maglio con nuove strutture per il settore giovanile è dovuta alle esigenze di queste squadre che oggi a Cornaredo non hanno a disposizione sufficienti spazi e con l’inizio del quartiere perderanno tre campi. Con il Maglio il settore giovanile avrà una casa che permetterà a ragazzi e ragazze di crescere e diventare talenti. A noi i giovani ed il loro futuro sta a cuore, da subito.

Sfugge l’importanza degli spazi aggregativi e di incontro

La piazza degli eventi, il parco, e i servizi (bar, ristorazione, farmacie) che ci saranno sono utili a tutta la popolazione e svolgono un ruolo aggregativo e sociale. Se i contrari considerano che bar, ristoranti, farmacie, appartamenti, una piazza con campi da basket e un parco urbano verde non abbiano un’utilità pubblica, allora anche il Centro di Lugano di riflesso non ha alcuna utilità pubblica.

Un progetto integrato per ricucire il tessuto urbano

L’intero polo verrà costruito secondo i principi di uno sviluppo armonioso e sostenibile dal punto di vista paesaggistico ed ambientale. Tutte le costruzioni rispettano gli standard energetici Minergie e sono particolarmente rispettose dell’impatto ambientale. Sono una settantina le misure messe in atto in quest’ottica (teleriscaldamento, fotovoltaico, recupero del terreno dello scavo, eccetera). Ora Lugano è divisa in due: una parte nobile e una parte dimenticata. In Centro abitano ca. 5000 persone, mentre alla porta nord quindi a Viganello, Pregassona e Molino Nuovo risiedono oltre 30’000 persone. È ora che anche queste vengano considerate cittadini di serie A.

L’amministrazione va modernizzata e in via della Posta non ci può più stare

Anche i contrari al progetto sanno che l’amministrazione dovrà andarsene da via della Posta perché l’immobile è ormai fatiscente e dovrà essere messo a norma. L’occasione unica sta nella visione di un’amministrazione moderna e vicina al cittadino, centrale e nei pressi delle vie d’accesso come sta avvenendo in tutte le città svizzere. Inoltre nell’immobile in centro sono previste delle abitazioni per circa 160 persone. Ben più dei 113 collaboratori dell’amministrazione comunale che invece avranno uno spazio dedicato a Cornaredo, con un canone di locazione inferiore del 25% a quello richiesto nel centro cittadino.

Con questo appello invitiamo la popolazione di tutta Lugano a votare SÌ al Polo Sportivo e degli Eventi il prossimo 28 novembre.

L’Associazione Io Sostengo il Polo