Il 28 novembre i cittadini di Lugano saranno chiamati ad esprimersi in merito alla votazione sul Polo Sportivo e degli Eventi (PSE).
La perla del Ceresio ha bisogno di infrastrutture sportive migliori rispetto a quelle attuali, ma sul Polo Sportivo vi sono favorevoli e contrari, che si esprimono, anche, su un quadro sportivo molto variegato: si va dal calcio al basket, alla scherma, alla ginnastica artistica.
Per tutti gli sport gli spazi sono stati giudicati angusti, le attrezzature vetuste. Sul fatto che la città necessiti di una struttura nuova, dinamica, capace di rispondere alle esigenze sportive dei ticinesi, convergono sia favorevoli che contrari al PSE; ma siccome il progetto in votazione prevede anche una parte immobiliare, quest’ultima scatena il disaccordo.
Tra “regali ai privati” o “concessioni a società sportive” è il disaccordo più totale: sono proprio gli aspetti immobiliari e finanziari a dividere la città, in merito anche a clausole e condizioni che regolerebbero il futuro finanziamento dell’opera e i futuri rapporti tra le parti.
Da una parte, quindi, c’è la divisione più estrema, dall’altra, però, la constatazione comune che l’occasione sia irripetibile ed imperdibile.
La RSI, Lucerna e Losanna sono due città che, ad esempio, hanno dimostrato di saper gestire la parte immobiliare e finanziaria, ma non è detto che debbano fungere da esempio a Lugano.
Inoltre, c’è poi la questione dell’informazione popolare. il Municipio di Lugano, guidato ora dal Sindaco Michele Foletti, risponde alle obiezioni del comitato contrario, che chiedeva precisazioni in merito alla gestione dell’informazione, anche se poi ha rinunciato a ricorrere.
I contrari al PSE, in un comunicato firmato da Fulvio Pelli e Martino Rossi, avevano annunciato, lunedì scorso, la loro rinuncia a ricorrere contro il contenuto del libretto inviato nelle case di tutti i luganesi aventi diritto al voto. In cambio della rinuncia, avevano chiesto all’Esecutivo di precisare quegli elementi che loro ritenevano informazioni fuorvianti.
Alle obiezioni del comitato contrario al PSE secondo cui lo spazio a disposizione sarebbe limitato e non ci sarebbe stata una corretta informazione, il Municipio di Lugano risponde che tutto il materiale pertinente possa benissimo essere rintracciato sul sito del comune; nonché che la Città “da tempo ha messo in atto un importante sforzo di informazione”.
Il Municipio risponde poi dettagliatamente agli oppositori: l’importo di 167 milioni di franchi per i contenuti sportivi che la Città dovrà ripagare è “un tetto massimo”, che non sarà sorpassato; gli eventuali superamenti della spesa sarebbero a carco dei privati, mentre i risparmi sarebbero per due terzi a vantaggio del committente. Un’alternativa al riscatto è poi il leasing, con il quale gli interessi ammonterebbero effettivamente al 2,38% per lo stadio e al 3,08% per il palazzetto. Nella peggiore delle ipotesi, la spesa totale ammonterebbe a 229 milioni, mentre gli interessi a 62 milioni di franchi: le cifre combaciano con quelle fornite dal comitato contrario al PSE.