Il terrorismo islamico minaccia ancora l’Inghilterra e dopo l’attentato di ieri a Liverpool. Per rappresaglia sono stati infranti i vetri di quattro moschee a Birmingham. In un parco a Reading, un libico ha accoltellato e ucciso tre persone.

Liverpool: un terrorista islamico, Emad al Swealmeen, 32 anni, ha cercato di far esplodere una taxi di fronte al Women’s Hospital di Liverpool nel giorno in cui il Regno Unito festeggiava il Remenbrance Sunday.

L’autista del taxi, David Perry, un eroe per l’Inghilterra, è riuscito a uscire dall’abitacolo prima che venisse avvolto dalle fiamme, dopo avervi chiuso dentro il terrorista, per evitare altre stragi.

Il responsabile dell’antiterrorismo, Russ Jackson, ha rivelato le dichiarazioni di Perry: ieri in mattinata l’autista del taxi ha caricato a Rutland Avenue un passeggero che ha chiesto di essere portato al Women’s Hospital a 10 minuti di distanza.

Non appena l’autista lo ha portato in vista dell’ospedale, è avvenuta l’esplosione. Perry ha compiuto un atto di eroismo, chiudendo dentro all’abitacolo il terrorista: per fortuna è riuscito anche a mettersi in salvo.

Jackson ha poi concluso: “le nostre indagini indicano che un ordigno esplosivo improvvisato sia stato assemblato dal passeggero del taxi”. Non è chiaro il motivo dell’incidente né perché l’ospedale fosse nel mirino. Al momento non possiamo stabilire alcuna connessione con la cerimonia per il Remembrance Sunday che stava per iniziare nella vicina cattedrale, ma è sicuramente una pista”.

Il premier Boris Johnson ha lodato “l’incredibile presenza di spirito e il coraggio” del taxista.

Nella serata di ieri, lunedì 15 novembre, sono stati fermati a Sutclife Street a Kensington tre uomini di 29, 26 e 21 anni, ai quali si è aggiunto un quarto 20enne fermato stamane a Rutland Avenue a Sefton Park, in quanto rinvenuti in possesso di “oggetti significativi” connessi al terrorismo.

Il sindaco della città, Joanne Anderson, si è detta “veramente scioccata” per quello che è accaduto, sottolineando la capacità di Liverpool di superare questo shock.  

Il premier Johnson ha quindi concluso: “è promemoria di necessità di vigilanza “I miei pensieri sono con tutti loro” ha detto oggi il primo ministro britannico Boris Johnson, “non posso commentare i dettagli del caso o la sua motivazione, ma è un duro promemoria della necessità per tutti noi di rimanere assolutamente vigili.”

Secondo la polizia britannica, infatti, “l’esplosione dell’auto a Liverpool è stato un atto di terrorismo”, di chiara matrice religiosa.

La ministra degli Interni, Priti Patel, ha detto ai giornalisti che l’aumento del livello di minaccia è avvenuto nel contesto del secondo incidente terroristico nell’arco di un mese, riferendosi all’assassinio del deputato Tory David Amess, assassinato il 15 ottobre scorso, da un terrorista islamico, figlio di un alto funzionario somalo, in Cornovaglia.