I cittadini di Lugano hanno detto “sì” al Polo sportivo e degli eventi a Cornaredo. Contro il progetto era stato lanciato un referendum. Alle urne si sono recate oltre 21’000 persone (oltre il 62% di chi ha diritto di voto) e ad approvare il progetto sono stati 11’954 cittadini, ovvero il 56,81% dei votanti. A dire no è stato il 42,19% di chi si è recato alle urne (9’089 schede).

Il Movimento per il Socialismo, fautore del No, ha definito ‘onorevole’ la sconfitta alle urne, sottolineando che continuerà comunque a seguire questo progetto e a denunciare tutti gli aspetti critici evidenziati nella campagna.

La campagna è stata certamente accesa: contro il progetto e, in particolare, contro l’accordo generale (approvato il 29 marzo dal Consiglio comunale), il Movimento per il socialismo (MPS) aveva indotto in referendum, sostenuto, come riporta lo stesso sito del Comune, da 5’010 firme.

Appoggiato da ATA, STAN, Cittadini per il territorio e Verdi, il referendum ha tuttavia soltanto dato modo di constatare come il PSE sia, in realtà, voluto dalla maggior parte della popolazione luganese. Definito dai detrattori “assurdo e faraonico”, il PSE avrà così tanto di alloggi e uffici per l’amministrazione pubblica (il comitato per il no sosteneva invece che per il nuovo PSE sarebbero bastati soltanto stadio e palazzetto dello sport, senza gli alloggi).

Ora che Lugano ha potuto esprimersi, il referendum ha visto la propria conclusione in favore dei fautori della realizzazione del Pse, con una percentuale di Sì del 56,81% e un 43,19% di No, 189 le schede bianche e 124 quelle nulle. Alla votazione hanno partecipato 21’356 elettori su 34’187 iscritti in catalogo con un tasso di partecipazione, dunque del 62,52%.

L’Associazione ‘Io sostengo il Polo’ esprime la propria soddisfazione, sostenendo che “Lugano ha scelto la via del futuro, con un progetto di sviluppo territoriale, infrastrutturale e sportivo di cui beneficeranno tutte e tutti i cittadini della Città e che diventerà un Polo di importanza regionale e cantonale. Un progetto popolare, ambizioso e moderno per la Porta Nord di Lugano”.

Il PSE avrà uno stadio, due torri, gli uffici e la parte residenziale: non soltanto, dunque, contenuti sportivi, i quali saranno comunque i primi ad essere costruiti.

Per la realizzazione del PSE saranno rispettate tre tappe: la prima, realizzata fra il 2023 e il 2026, comprenderà uno stadio calcistico da 10’000 posti: anche per questo il Football club Lugano resterà in Super League e un palazzetto dello sport dotato di una sala principale che può arrivare a oltre 4’000 posti.

La seconda tappa del PSE, verrà costruita fra il 2025 e il 2028 e comprenderà i “contenuti complementari”, cioè un parco urbano, le due torri e il cosiddetto “blocco servizio”. Qui saranno trasferite la sede della polizia comunale, sarà costruito un hotel e altri spazi commerciali.

La terza tappa, tra il 2026-2029 prevederà la costruzione dei “contenuti privati”, cioè degli spazi residenziali.

Il PSE verrà costruito grazie a una collaborazione pubblico-privato, articolata in forme diverse: il costo dei contenuti sportivi sarà massimo di 167 milioni di franchi, e saranno ripagate dalla città nell’arco di una trentina d’anni al massimo.

Non ci sarà soltanto il leasing, ci sarà infatti anche un’alternativa al riscatto, immediato o in seguito, la quale comporterebbe l’ammontare degli interessi al 2,38% per lo stadio e al 3,08% per il palazzetto. Nella peggiore delle ipotesi, ammonterebbero quindi a 62 milioni di franchi e la spesa totale a 229 milioni.