Il caso è  noto ormai a tutti in Occidente, ma nascosto al pubblico cinese. Il mese scorso la tennista cinese, internazionale per aver vinto ad altissimo livello, ha rivelato su un social – weibo- di aver subito un’aggressione sessuale da parte di un politico di alto livello. Il messaggio è però scomparso (cancellato) nel giro di 20 minuti dal sito, ma qualche volta il diavolo fa le pentole e non i coperchi perché qualcuno ha copiato la schermata, salvata e diffusa sui social.

In un attimo il messaggio è diventato virale nel mondo, essendo una tennista famosa ed avendo sulla scena la Cina, è diventato di dominio pubblico in Occidente.

La tennista Peng Shuai

Prendiamo un pezzo del messaggio per meglio conoscere l’accaduto. “Non è facile parlarne, ma voglio che venga fuori fino a che punto mi senta ipocrita. Confesso di non essere una brava ragazza, anzi, sono una cattiva, pessima ragazza. Tre anni fa, Tu, premier Zhang Gaoli, sei andato in pensione ed hai chiesto al dottor Liu del Tianjin Tennis Centre di contattarmi per fissare una partita di tennis con me. Dopo aver giocato a tennis la mattina, tu e tua moglie Kang Jie mi avete condotto a casa vostra. Poi tu mi hai portato in una stanza e proprio come a Tianjin, anni fa, mi hai detto che volevi fare solo sesso con me. Ero molto spaventata quel pomeriggio, non mi aspettavo che la situazione potesse prendere una tale piega, con una guardia del corpo fuori dalla porta. Era impossibile credere che tua moglie potesse acconsentire ad una cosa del genere. Avevamo fatto sesso una volta sette anni prima e poi tu eri andato a Pechino per partecipare alla commissione permanente del Partito Comunista… ma perché sei venuto a cercarmi nuovamente portandomi a casa tua per fare sesso con te?”

Nel seguito confessa però “di aver sentito ancora l’amore sbocciare per te” e con la durezza del cuore infranto chiude con “ma anche se rischio di disintegrarmi come un uovo scagliato contro una roccia, sono pronta a dire la verità sul tuo conto”.

A questo punto sono lecite alcune domande. Perché ai cinesi non se ne parla? Pochi conoscono questa storia. Semplice la risposta. Zhang Gaoli è stato un membro ad altissimo livello nel partito fino a ricoprire la carica di Vice-Premier e membro del Comitato permanente del Politburo del Partito Comunista. La Cina è Partito-Stato. Comprensibile l’imbarazzo del Partito che deve presentarsi come esempio dell’etica personale inoltre la censura  nei paesi autoritari mono-partito è la norma. Il partito ha bisogno di tempo per insabbiare la cosa.

Seconda domanda. La Peng sembrerebbe essere stata innamorata di Zhang. Così dice la diretta interessata, ma a questo punto le si dovrebbe chiedere se sia violenza sessuale quando fai sesso con un uomo, potente sì, del quale sei innamorata. Incuriosisce molto come il regime sbroglierà questa matassa. Nel frattempo la vicenda è manipolata da più mani.

Curioso intanto anche un altro caso simile segnalato ieri dal Financial Times che riguarda la denuncia di un’impiegata di Alibaba in merito a molestie sessuali subite da un superiore assieme ad un cliente durante un viaggio di lavoro. Caso denunciato dall’impiegata all’interno della compagnia, ma senza esito o provvedimenti immediati, se non per la decisione recente di licenziare l’impiegata per aver divulgato notizie “false” e danneggiato l’immagine della compagnia…

Tornando alla Peng, c’è chi la mette sul piano politico. In primis negli States con Biden all’attacco della Cina sui diritti umani, poi per gli sportivi. Nel mondo del tennis, e s’intende globale, si  vuole sapere che fine abbia fatto Peng Shuai. Il partito intanto ha incaricato un pezzo da novanta, Xu Xijin, un giornalista importante e vicino al potere di occuparsene. Ha architettato un video che ritrae la tennista al ristorante con amici commentando “può una qualsiasi ragazza sotto pressione fingere un sorriso così solare?” come a dire, lasciate perdere.

La tennista ha avuto anche un colloquio con il capo della federazione mondiale del tennis, tutto normale. La ragazza non parla del suo partito, non fa danni. Il caso è delicato e potrebbe compromettere i prossimi tornei internazionali in Cina. Già è compromessa la partecipazione ufficiale (ci saranno solo gli atleti) alle prossime Olimpiadi invernali. Ci mancherebbe anche questa.  

Certo è che la confessione e “affair” della Peng ha una volta in più confermato che la cortina di ferro, questa volta è di acciaio cinese.

V.Volpi