Da settimane il Canada è in preda alle violente proteste che si stanno verificando nelle città principali, Ottawa, Toronto, Quebec City e Winnipeg. Lo scorso 22 gennaio i camionisti canadesi erano scesi in piazza per protestare contro l’obbligo vaccinale imposto a tutti coloro che vogliono attraversare la frontiera con gli Stati Uniti. La misura era entrata in vigore lo scorso 15 gennaio e tre settimane prima era stata imposta nel senso inverso anche da Washington. Pena per i trasgressori, un divieto permanente di operare nel paese. Anche se in Canada non vige formalmente un obbligo vaccinale, le autorità hanno discusso la possibilità di far pagare le spese mediche ai no-vax che si ammalano gravemente di Covid-19. Per questi motivi migliaia di manifestanti si sono riversati sulle vie delle principali città per manifestare contro le misure e mostrare la loro solidarietà ai camionisti che nelle scorse settimane avevamo cominciato la protesta “Freedom Convoy”. 

Negli ultimi giorni la situazione è precipitata soprattutto nella città di Ottawa, dove il sindaco Jim Watson si è visto costretto a proclamare lo stato di emergenza. I manifestanti hanno letteralmente paralizzato il centro, accendendo un falò davanti alla sede del governo. Watson ha riferito che le proteste sono fuori controllo e che le forze della polizia non sono più in grado di contenere la folla, anche perché il numero dei manifestanti è maggiore rispetto a quello degli agenti delle forze dell’ordine. Lo stato d’emergenza darà maggiori poteri alla polizia che avrà dunque un più ampio margine di manovra per far disperdere i manifestanti violenti. Per ora ci sono stati numerosi arresti e circa 60 indagati per furti e infrazioni.  

Il premier Justin Trudeau ha scartato l’ipotesi di ricorrere all’esercito in quanto la situazione sembra essersi rilassata un po’ rispetto a quella di una settimana fa, quando numerosi attivisti sbandieravano simboli nazisti e bandiere confederate. I residenti di Ottawa sono furiosi e stremati dalle continue proteste, strade bloccate e incessante rumore di clacson. I manifestanti tuttavia dicono che continueranno a manifestare finché tutte le misure contro la pandemia non saranno cancellate. A causa delle violenze causate dai manifestanti, il sito di crowdfunding GoFundMe ha annunciato che bloccherà tutte le donazioni che sono state fatte per la causa dei camionisti canadesi, in tutto circa 6 milioni di dollari, e che i soldi verranno rispediti ai mittenti.