L’amore in attesa è uno dei tanti amori che fanno del tempo il loro nido, intrecciando con lui danze ora sfrenate ed ora languide.

Se l’attesa è obbligata, l’amore può diventare più acuto di una lancia. Ma se l’attesa è voluta, l’amore si fa guerriero con l’intera armatura, ed è in grado di imprese possenti.

Il tempo può essere amico o nemico dell’amore. In ogni caso bisogna quotidianamente esercitarne il polso e tingere d’oro le sue nebbie.

Poiché esse cavalcano lo scorrere dei giorni silenziose e pigre solo in apparenza, pronte sempre ad accecare il sole.

Nell’attesa, l’amore va come compresso, oppure tessuto fra rami che lo nascondano ma senza fargli perdere né forma né colore.

Bisogna cavalcare destrieri antichi su strade lastricate dalla nostra preghiera e rese lustri dalla nostra fedeltà.

L’amore in attesa può allora partorire sogni o forse incubi strani, ma, immobile nella pazienza, si fa mobilissimo e audace nel disgregare quei blocchi di tempo che lmitano cuore e respiro.

Ha capacità di alchimista, l’amore in attesa.

Distilla i ricordi, trasforma i baci in fiori e le carezze in refoli di vento.

Ma soprattutto incide sempre più a fondo, anche nella carne, il nome dell’amato in mille lingue, così che ogni pellegrino, navigatore, mercante o poeta lo possa diffondere in ogni angolo di mondo e raggiungerne il possessore, finalmente posseduto.

Da Piero Gribaudi, Piccolo Dizionario d’Amore, Effatà editrice, pp. 23-24

The Proposal by Frank Stone, 1840-1859 ca.