“La Iss potrebbe precipitare sugli Usa, sull’Europa o su qualche altro Paese. Ma non sulla Russia. Siete pronti?”.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che gli USA stanzino subito un’ assistenza militare per 600 milioni di dollari all’Ucraina; il 46esimo Presidente USA ha infatti delegato il Segretario di Stato a fornire assistenza militare immediata all’Ucraina.

I 600 milioni di dollari saranno così ripartiti: 250 in assistenza e altri 350 da dare al Dipartimento della Difesa Usa “per articoli e servizi per la difesa” e per addestramento militare.

Nel frattempo, gli USA hanno inflitto “sanzioni tecnologiche” alla Russia; quindi il capo dell’Agenzia spaziale di Mosca (Roskosmos),Dmitry Rogozin , ha risposto: “Biden ha affermato che le nuove sanzioni influenzeranno il programma spaziale russo. Ok. Restano da capire i dettagli. “Vuoi distruggere la nostra cooperazione sulla Iss? Oppure vuoi gestire tu stesso la Iss? Spiegategli (al presidente Biden) che la correzione dell’orbita della stazione, per evitare pericolosi scontri con i rifiuti spaziali, con cui i vostri talentuosi uomini d’affari hanno inquinato l’orbita vicino alla Terra, è prodotta esclusivamente dai motori della Navi cargo Progress MS. Se bloccate la cooperazione con noi, chi salverà la Iss da un deorbit incontrollato e dal cadere sugli Stati Uniti o sull’Europa?”

La Iss è la Stazione spaziale internazionale, a bordo della quale sono astronauti in orbita, russi, europei e americani. La Nasa, tuttavia, rassicura che non vi sarà alcun pericolo e che nessuna stazione spaziale cadrà sugli States. D’altra parte, quella di Rogozin è una metafora, una provocazione, un messaggio che vuole certamente significare “altro”.

Dmitry Rogozin