Il colloquio in Turchia tra i due ministri degli Esteri russo e ucraino Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba non ha portato alle sperate conclusioni: il bombardamento russo ha colpito un ospedale pediatrico a Mariupol, facendo cadere diversi quartieri in mano alle truppe di Putin.

Mosca ha ammesso l’uso di armi termobariche nel conflitto che intanto conta 1300 morti; mentre l’Ucraina parla di “genocidio”, l’Unicef registra più di un milione di profughi bambini. Ad oggi sono 24 i bombardamenti subiti da strutture sanitarie in Ucraina dal 24 febbraio, con un bilancio di almeno 12 morti e 17 feriti, di cui almeno 2 morti e 8 feriti tra il personale sanitario.

Come si è arrivati a questo massacro? La Cina accusa la Nato di aver spinto la Russia al conflitto.

Come se ne uscirà? Zelensky incita gli Europei ad intervenire militarmente  “non potete dire di non aver visto” si appella a loro; ma Borrell dichiara: “Mai la Nato nel conflitto”. Il Pentagono, nel frattempo, boccia il passaggio degli aerei militari polacchi a Kiev.

Putin dichiara che ” gli impegni sull’export di petrolio e gas” saranno mantenuti e che i prezzi degli alimenti aumenteranno se la pressione dell’Occidente continuerà, intendendo soprattutto la pressione economica internazionale sulla Russia.

Se nei giorni scorsi la presa russa di Chernobyl ci aveva fatto stare col fiato sospeso, poiché la centrale nucleare rischiava di rimanere senza l’energia necessaria ad attivare i sistemi di raffreddamento dell’impianto di stoccaggio del materiale radioattivo, oggi, alle 16.15 il ministero dell’Energia russo ha annunciato che gli esperti bielorussi hanno ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl.