Il Presidente ucraino Zelensky ha controfirmato oggi, alle 16.10, la legge che consente il sequestro di proprietà russe in Ucraina. Il testo, approvato dal Parlamento di Kiev la settimana scorsa, consente all’Ucraina di confiscare le  proprietà che appartengono alla Federazione Russa o ai suoi residenti.

L’Italia era arrivata prima dell’Ucraina nel confiscare le proprietà dei russi o della Federazione Russa: la Guardia di Finanza ha infatti bloccato, la settimana scorsa, la fruizione dei beni degli “oligarchi russi”, impedendo loro vendita, affitto e ipoteche.

Sono stati confiscate la villa dell’oligarca Alisher Usmanov, azionista di maggioranza di Metalloinvest ed ex direttore generale di Gazprom Invest, amico di Vladimir Putin; nella villa, che si affaccia sul Golfo del Pevero, in Sardegna e che vale 17 milioni di euro, il Ferragosto di dieci anni fa si esibì anche Sting. Usmanov è però cittadino onorario di Arzachena, benefattore della Sardegna, ha regalato all’Isola due ambulanze.

Ancora, è stata confiscata la villa seicentesca di Lazzareschi di Oleg Savchenko a Capannori, in provincia di Lucca, che vale tre milioni di euro; la villa sul lago di Como, del valore di circa 8 milioni di euro di Vladimir Roudolfovitch Soloviev, un conduttore televisivo di 58 anni vicino al Cremlino; il panfilo di 52 metri che vale di 50 milioni di euro di Gennady Nikolayevich Timchenko, proprietario di Volga Group e amico di Putin; lo yacht lungo oltre 60 metri che vale 65 milioni di euro, di Alexey Alexandrovits Mordaschov, azionista e presidente di Severstal (industria che riguarda il metallo, l’energia e le miniere), localizzato nel porto di Imperia.

In totale, i Europa, sono 680 gli oligarchi e funzionari russi finiti nel mirino delle sanzioni Ue.