Dal 2 giugno 1946, l’Italia, divenuta Repubblica, elesse i delegati Assemblea Costituente. Il 10 febbraio 1947 il governo De Gasperi firmò per l’Italia il trattato di pace con le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, riconoscendo oltre all’indipendenza delle sue colonie e dell’Albania e cedendo territori a Grecia (isole del Dodecaneso), Albania (isola di Saseno), Jugoslavia (la perdita del “territorio libero di Trieste”) e Francia (i comuni di Tenda, Briga, Valdieri, Olivetta e San Michele).Entrata in vigore, il 1º gennaio 1948, la Costituzione della Repubblica Italiana, Enrico De Nicola, divenne il primo presidente della Repubblica Italiana, sostituito dopo pochi mesi dall’economista Luigi Einaudi.

Nacque così la “prima repubblica” il cui Presidente del Consiglio fu Alcide De Gasperi, il quale fu fautore dell’entrata, da parte dell’Italia nella sfera di influenza atlanticafiloamericana e anticomunista, contrapposta al blocco sovietico. Tanto De Gasperi fu il fondatore (nel 1942) della Democrazia Cristiana, tanto il Partito Comunista Italiano, fondato nel 1921, si vide estromesso dal governo De Gasperi a causa della sua linea di adesione all’Unione Sovietica. L’entrata al governo del PCI avrebbe, infatti, provocato una rottura dell’alleanza internazionale con gli Stati Uniti e degli accordi di Yalta (febbraio 1945) generando un’anomalia per l’Italia, rispetto alle altre democrazie europee occidentali. La Democrazia Cristiana ebbe la maggioranza relativa sino al 1981, mentre l’Italia, intanto, risorgeva dalla guerra e dai bombardamenti (degli alleati) grazie agli aiuti economici provenienti dagli USA tramite il Piano Marshall. Assistendo al “miracolo economico” della ricostruzione edilizia e, soprattutto, economica, l’Italia  arrivò a primeggiare soprattutto nella microelettronica e nella chimica, grazie a gruppi industriali come la Olivetti e la Montecatini, nonché nella farmaceutica, nel nucleare, nell’aeronautica, nelle telecomunicazioni e nel settore petrolifero, grazie alla scoperta di petrolio e gas metano in Pianura padana compiuta dall’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), creato nel 1953 da Enrico Mattei che negoziò rilevanti concessioni petrolifere in Medio Oriente e un importante accordo commerciale con l’Unione Sovietica, rompendo l’oligopolio delle cosiddette “Sette sorelle”: la locuzione, creata da Enrico Mattei, denominava le compagnie petrolifere mondiali che, sino alla  crisi del 1973, avrebbero dominato la produzione petrolifera mondiale (cinque americane, una inglese e una anglo-olandese).

L’Italia divenne un membro della NATO dal 4 aprile 1949; dell’ONU dal 14 dicembre 1955; del Consiglio Economico Europeo dal 1º gennaio 1958.

Quando, nel 1961, l’Italia festeggiò il centenario dall’Unità, Kennedy sostenne che la civiltà occidentale, così come quella atlantica, fosse nata, in realtà, “sulle rive del Tevere”, ma due anni dopo, la DC guidata da Fanfani, non risultando più in grado di governare da sola, dovette aprire all’entrata dei socialisti al governo, formando così un centrosinistra retto da un pentapartito.

Contestualmente al periodo delle manifestazioni del ’68 e l’”Autunno caldo” del ’69, nonché le rivolte dei lavorati del ’70, si aprì il tetro lasso degli “anni di piombo”, delle stragi compiute da gruppi di estrema destra (neofascisti) e di estrema sinistra (le Brigate rosse). Tra tutti, colpirono la il 12 dicembre 1969 l’esplosione di una bomba all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana a Milano che provocò diciassette vittime e un centinaio di feriti e la strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto 1980, che provocò ottantacinque morti e duecento feriti.

Nel frattempo, l’indebolimento progressivo della coalizione di governo portò al progetto di un compromesso storico tra DC e PCI, che tuttavia fallì proprio per il rapimento e l’uccisione, per opera delle Brigate Rosse, del nuovo segretario della DC Aldo Moro, nel 1978.

Gli anni ‘80 e ‘90 furono contrassegnati da delitti, stragi, calamità naturali e associazioni criminali come la Mafia; nel 1992 le indagini di Mani pulite fecero emergere la dilagante corruzione nell’industria edilizia, mentre il 23 maggio dello stesso anno, in quella che sarebbe passata alla storia come la strage di Capaci, rimasero uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti di scorta, e il 19 luglio dello stesso anno, in quella che sarebbe passata alla storia come la strage di di via d’Amelio, rimaseucciso il collega Paolo Borsellino insieme a cinque agenti di scorta.

Seguirono altri attentati, da parte di Cosa-nostra, nel corso della cosiddetta trattativa “Stato-mafia”.

e fu attribuita ai terroristi di estrema destra, così come la strage di Peteano (31 maggio 1972, tre morti e due feriti), l’attentato alla questura di Milano (17 marzo 1973, quattro morti e cinquantadue feriti), quello al treno Italicus tra Firenze e Bologna (dodici morti e quarantotto feriti) nel 1974 e, nello stesso anno, la strage di piazza della Loggia a Brescia (otto morti e centodue feriti).

Durante la crisi economica che colpì lo Stato italiano tra il 1992 e il 1994 e con le elezioni del 27-28 marzo 1994 la così chiamata “Prima Repubblica” volse al termine;  nacque così la cosiddetta “Seconda repubblica”, che col governo Prodi I, fece rientrare la lira nello SME (era uscita dal “sistema monetario europeo” nel ‘94”), nonché aderire l’Italia, nel 1998, all’Unione economica e monetaria dell’Unione europea, nel lento (ma non troppo) processo di adozione dell’euro.

Sorse così il ventennio destinato ad essere contrassegnato da Silvio Berlusconi, e altri partiti quali Alleanza Nazionale e Lega Nord; nel centrosinistra diversi partiti minori pullularono sino agli anni 2000. Centro sinistra e centrodestra si alternarono; dal 1996 al 2001 governò il primo, dal 2001 al 2006 il secondo; ancora il primo dal 2006 al 2008 infine il secondo e dal 2008 al 2011, anno del governo tecnico Monti.