Lunedì, il board di Twitter ha annunciato di aver accettato l’ultima offerta di 44 miliardi di dollari fatta da Elon Musk per acquistare l’azienda. Una scossa tellurica che ha un impatto smisurato sul funzionamento del social network.

Twitter, rispetto ad altre piattaforme ha meno dipendenti, meno utenti e meno entrate. Non è certo la piattaforma di social media di maggiore successo o la più influente.

TikTok, il canale digitale scelto dai giovani, ha oltre 600 milioni di utenti mensili, mentre Meta (ex Facebook), considerata in alcune parti del mondo sinonimo di Internet, conta più di 2 miliardi di utenti mensili, seguita da Instagram con oltre 1 miliardo di utenti mensili. Twitter, di utenti mensili ne ha soltanto circa 339 milioni.

L’offerta aveva generato un certo scettiscismo, con il suo 38% in più di quanto Wall Street pensasse valesse lo stesso giorno dell’annuncio. Se, come sembra, l’acquisizione di Musk andrà a buon fine, assumerà il controllo di una piattaforma con la quale ha sempre lottato, essendo tra i primi dieci migliori utenti con 84 milioni di follower, e che ha un’attività a scopo di lucro ma che non è molto brava a realizzare profitti. Difatti, è un’attività gratuita supportata dalla pubblicità che non ha abbastanza utenti per renderla attraente per gli inserzionisti.

Elon Musk dovrà, considerando anche le persone che lo hanno aiutato a finanziare l’affare, far valere di più di quello che l’ha pagata una piattaforma che ha lo stesso modello di business degli altri social media ma con una portata molto inferiore e senza il fondamentale sostegno degli inserzionisti. Secondo gli analisti della banca di investimento JPMorgan e dell’azienda di consulenza MKM & Partners, questa acquisizione privata potrebbe portare un vantaggio per l’attività pubblicitaria alle altre piattaforme facendo aumentare le entrate ad aziende come YouTube, Snap, Meta, Instagram e TikTok.

Musk ha affermato che la libertà di parola è fondamentale per Twitter, il che potrebbe significare una minore moderazione dei contenuti. Aziende importanti che non vogliono che i loro contenuti appaiano potenzialmente accanto alla disinformazione o incitamento all’odio, potrebbero ritirare i loro contratti pubblicitari spostandoli su altri canali.

Musk però è anche interessato a realizzare un modello di abbonamento per includere meno pubblicità, perché secondo lui il potere delle aziende di dettare le politiche è notevolmente rafforzato se Twitter dipende dal denaro della pubblicità per sopravvivere.

Dopo giorni di trattative tra il board di Twitter e la persona più ricca al mondo, l’ex capo e co-fondatore Jack Dorsey ha dato l’annuncio dell’accordo raggiunto definendo l’acquisizione come la “soluzione unica” di cui fidarsi.

Barack Obama è il primo utente di Twitter con 132 milioni di follower, mentre Cristiano Ronaldo è al quinto posto con 99 milioni di follower. Musk è l’ottavo miglior utente. Nessun personaggio pubblico è stato più efficiente di Donald Trump nel dominare il più ampio ecosistema del media attraverso Twitter. È stato bravo a utilizzarlo per attirare l’attenzione nella sua campagna elettorale e poi fino alla fine della sua presidenza. Elon Musk lo riporterà online.