L’escursionista si trovava vicino alla cima, quando ha perso l’equilibrio scivolando lungo la ripida parete laterale della montagna. Da qui ha potuto solo lanciare l’allarme, ma è ruzzolato tra le rocce

PIEVE DI CADORE. L’escursionista era caduto dal Picco di Roda, era ferito e stava scivolando perché non ce la faceva più a tenersi aggrappato alla roccia. Il soccorso alpino si è subito attivato ma all’arrivo dell’elicottero i soccorritori hanno individuato il corpo senza vita sotto un salto di roccia.

Questo pomeriggio, nella zona di Pieve di Cadore sul Picco di Roda, montagna a 2.229 metri di altezza, attorno alle 14, un escursionista ha chiamato il 118 dicendo di essere caduto dal Picco di Roda, di essersi fatto male e spiegando di poter reggere ancora per poco tempo perché stava scivolando.

Quando però è stata attivata la macchina dei soccorsi, l‘uomo ha smesso di rispondere alle chiamate della Centrale, che cercava di localizzarlo. Alla fine, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha potuto solo individuare il corpo senza vita dell’escursionista sotto un salto di roccia, un centinaio di metri più basso del sentiero di cresta.

L’immagine del soccorso alpino

Come riportano i quotidiani online delle Dolomiti, la salma, ricomposta, è stata trasportata al campo di calcio di Nebbiù, per essere affidato al carro funebre. L’escursionista, secondo le ipotesi di ricostruzione, si trovava in prossimità della cima, quando ha perso l’equilibrio scivolando lungo la ripida parete laterale, da dove ha potuto solo lanciare l’allarme, prima di ruzzolare tra le rocce.