Il presidente statunitense Biden, ha promesso totale sostegno a quella che definisce una “NATO rianimata” grazie alle domande storiche di adesione presentate dalla Svezia e dalla Finlandia. “Una sicurezza condivisa che aumenta”, secondo il parere del Segretario generale Jens Stoltenberg.

I due paesi si erano storicamente tenute a distanza dall’Allenza atlantica per evitare di provocare inutilmente la Russia, ma hanno cambiato rotta nonostante gli avvertimenti del Cremlino che sostiene che sia un errore.

La Finlandia condivide un confine terrestre di 1300 chilometri, già strettamente pattugliato, e la Svezia condivide un confine marittimo.

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, ha affermato in una intervista televisiva di stato, che l’adesione alla NATO dei due paesi nordici ha aumentato le minacce militari vicino al confine russo. Entro la fine dell’anno, saranno stabilite nel distretto occidentale 12 unità e divisioni militari.

L’espansione della NATO è un problema per la Russia, perché deve guardare da vicino quelli che vengono descritti come i piani di un’alleanza militare guidata dagli Stati Uniti per aumentare in modo aggressivo la loro influenza a livello globale, aggravando una già difficile situazione di sicurezza mondiale.

In oltre 70 anni, la NATO è cresciuta fino a diventare un’alleanza di 30 paesi. Il Trattato del Nord Atlantico è stato sottoscritto nel 1949 per controbilanciare il crescente potere dell’ex Unione Sovietica, e la NATO è stata fonte di tensione tra occidente e Mosca. Oggi si è riaffermata di nuovo come una forza significativa e unificata contro la Russia.

Secondo gli esperti militari, la mossa dei finlandesi e degli svedesi trasformerà il panorama della sicurezza dell’Europa negli anni a venire, mettendo a dura prova le relazioni con la Russia che si è sempre opposta ad una sua espansione orientale. Con l’aggiunta dei due paesi nordici, l’Alleanza atlantica ha maggiori capacità terrestri, marittime ed aeree.

In Finlandia, che non ha mai dimenticato la Guerra d’inverno del 1939-1940 quando subì grandi perdite combattendo le forze sovietiche, è obbligatoria la coscrizione, ovvero l’iscrizione di tutti i cittadini di sesso maschile in apposite liste al fine di consentire la chiamata al servizio militare obbligatorio presso le forze armate, quest’ultime ben finanziate. Possono in questo modo mobilitare migliaia di cittadini in poco tempo. Un approccio di difesa, dunque, che appartiene all’intera società.

La Svezia ha una forte forza militare navale, che rafforzerebbe le difese della NATO nel Mar Baltico, e costruisce inoltre in proprio, aeri militari da combattimento che esporta in tutto il mondo.

La loro adesione significa anche un aumento della presenza NATO nell’Artico. Finlandia e Svezia sono membri del Consiglio Artico, un’organizzazione che sovrintende i paesi più settentrionali del mondo, i cui membri includono anche Russia, Canada e Stati Uniti. Il 50% della costa dell’Oceano Artico è territorio russo. Una zona che sarà sempre più contesa.