Il giornalista e fotoreporter francese Frédéric Leclerc-Imhoff, di appena 32  anni, è stato ucciso nella regione del Donbass vicino a Severodonetsk, colpito dalla scheggia di una bomba mentre documentava l’evacuazione di alcune donne e bambini ucraini per la Bfm-Tv. Nel momento dell’incidente si trovava sul veicolo blindato della polizia ucraina. Il governatore di Lugansk, Sergei Gaidai ha dichiarato: “Un nostro veicolo blindato era in missione per evacuare dieci persone da una zona vicino a Severodonetsk ed è finito sotto il fuoco nemico. Frammenti di bomba hanno investito il mezzo, una di questa ha colpito il giornalista francese al collo. Stava filmando l’operazione di evacuazione. Un poliziotto della pattuglia si è salvato grazie all’elmetto”. In alcune  foto viene mostrato il corpo dell’uomo, con il volto oscurato, mentre un’altra immagine diffusa su Telegram mostra il suo cartellino identificativo. I russi non hanno negato l’accaduto ma ma l’ufficiale della milizia di Lugansk Andreu Marochko sostiene che  si trattava di un “mercenario che consegnava armi”. 

La  Bfm-Tv ha scritto in un comunicato: “È con immenso dolore che Bfm-Tv e Altice Media Group annunciano la scomparsa di uno di noi. Frédéric Leclerc-Imhoff, fotoreporter, stava coprendo il conflitto in corso. Era accompagnato dal suo collega Maxime Brandstaetter, che è rimasto leggermente ferito durante l’attacco, e la loro fixer-traduttrice Oxsana Leuta, illesa. […] Era alla sua seconda trasferta da quando la Russia ha invaso il Paese. Questo tragico evento ricorda a tutti noi i pericoli che devono affrontare i giornalisti in zone di battaglia”.  Condoglianze anche dal presidente francese Emmanuel Macron. 

Leclerc è l’ottavo giornalista rimasto ucciso nei conflitti a fuoco dall’inizio della guerra in Ucraina, mentre si trovava in servizio. Molti altri sono stati gravemente  feriti oppure risultano dispersi. Prima di lui hanno perso la vita Dealerbek Shakirov, Brent Renaud, Pierre Zakrzewsky, Oleksandra Kurshinova e altri.