La parlamentare della sinistra francese, Mathilde Panot, subentrata nel 2021 a Jean-Luc Mélenchon, ha twittato: «80 anni fa, i collaborazionisti del regime di Vichy organizzarono il rastrellamento del Velodromo d’Inverno, a Parigi. Non dimenticate questi crimini, oggi meno che mai con un presidente della repubblica che onora Pétain e 89 deputati di Rassemblement National».

Indicando esplicitamente Emmanuel Macron come un sostenitore del maresciallo Philippe Pétain, a capo del regime di Vichy (il governo francese collaborazionista del nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale) e attaccando il partito di destra Ressemblement National accusandolo di essere petainista e, quindi, nazi-fascista, Panot si è gettata in un vortice di polemiche. Il Ministro delegato ai Trasporti l’ha invitata a “rimuovere immediatamente il messaggio e a scusarsi con la Francia”.

Sono, infatti, passati 80 anni da quando, tra il 16 e il 17 luglio 1942, in Francia avvenne la più rande retata di ebrei, con il rastrellamento del Velodromo d’Inverno. Le stesse milizie francesi deportarono, nei campi di concentramento nazisti circa 13 mila persone.

Emmanuel Macron aveva, infatti, definito Pétain “un grande soldato nella guerra”, ma aveva, anche riconosciuto, nel 2017, la responsabilità della autorità francesi nella tragedia (responsabilità, invece, negata da Marine Le Pen).

Tutto ciò, non è bastato a “salvare” Macron dall’accusa di nazifascismo. Anche il Ministro del Lavoro Olivier Dussopt, ha dichiarato: “indecente” il tweet di Panot, seguito dalla Ministra delle pari opportunità tra generi, Isabelle Rome, che ha definito il tweet “nauseante”.

Trentatré anni, laureata in Scienze Politiche, Mathilde Panot è stata eletta deputata nel 2021. Filo-immigrazionista e già gilet jaune, era stata, recentemente, vittima di insulti sessisti sui social.