Finalmente è arrivata l’estate, stagione di gioia, libertà, festa e vacanze.
Ma a guastare il gusto del periodo incombono pensieri di guerra, di costi lievitanti di materie prima, benzina e gas. Preoccupazioni per approvvigionamenti alimentari, energetici ed idrici per la calura estiva e per il prossimo inverno.
Ci sono indizi che l’economia globale sta per collassare, spinta da una crescente inflazione, che metterà in pericolo la solvibilità dei mutui e prestiti ipotecari soprattutto negli Stati Uniti. Gli effetti sistemici globali sull’economia mondiale del crollo americano del 2008 sono un ricordo ancora ben vivo nelle nostre menti, e le conseguenze del ripetersi di tale crisi sono ben note anche alle nostre latitudini.
A destare nuovamente preoccupazione sono anche i numeri dei casi Covid che crescono ovunque nel mondo, in Europa e in casa nostra. Ma al di là dei sintomi, che normalmente si estinguono in 3-4 giorni, e del decorso clinico, che è di modica entità rispetto alla variante Delta del fine estate 2021, a preoccupare è purtroppo il reiterare comunicativo invariato delle istituzioni medico sanitarie e delle autorità politiche.
I primi sono eccessivamente protratti ad allarmare in eccesso usando i media per dare, come sempre fatto negli ultimi 2 anni, numeri di contagi, ospedalizzazioni e soprattutto impartire ordini e disposizioni di immediati tamponi molecolari Covid… amplificando i disagi e le paure della gente, verso una malattia estiva simile a un raffreddore o ad una angina tonsillare.
Siamo da capo?
La gente ritorna a recitare il proprio “mantra nocebo sistemico”:
malato-tampone-covid-ospedale-morte…
Quante persone oggi si ritrovano in questa situazione col mantra che parte in automatico nella propria testa?
Al primo accenno di raffreddore o mal di gola la gente cerca subito di capire cosa fare…
“Il medico cantonale ha detto di fare subito il test…” (bontà sua!)
Taluni imprigionati nella paura di essere malati e subire conseguenze gravi. Altri stressati nell’immediata ricerca di un qualsiasi tampone rapido “patacca” (che vale quanto il tiro di una moneta…) per poi cercare conferma con un tampone PCR … “così almeno mi prolungano il Covid Pass per inverno” … “si sa mai se mi obbligano ad altri vaccini” …
Abitudini malsane.
Pensieri distorti. Affollamento di idee e di paura per la malattia, ciononostante un triplo shot vaccinale. Nello stesso tempo stress e confusione per cercare una scorciatoia, così da sopravvivere ai vari ricatti perpetrati dalle istituzioni incoerenti, plagiate da interessi commerciali, e senza un reale supporto medico etico e morale. Ahimé… questa è la triste realtà di una medicina dell’evidenza (evidence based medicine) prigioniera di una regolare manipolazione statistica dissociata dalla vita reale.
Il mantra è pronto a ripartire … che abbiate paura del virus o che siate alla ricerca di una scorciatoia… ricordatevi di curarvi nel modo giusto e con serenità, soprattutto le persone vaccinate che possono avere un sistema immunitario alterato nelle risposte ai microbi, lento e secondariamente iperreattivo e iperinfiammatorio.
È essenziale che le persone comprendano la necessità di attuare un nuovo modo più equilibrato per affrontare la malattia e stress estivo, prima dell’arrivo dei primi freddi autunnali … perché nel mese di ottobre se non si è riusciti a calmierare questi atteggiamenti sbagliati nell’affrontare gli stati influenzali, il Mantra Covid del prossimo autunno/inverno creerà una grave psico-pandemia che andrà a sovrapporsi ad una ingravescente crisi economica…
È possibile che la politica ticinese riesca a intervenire per fermare la “politica sanitaria” del medico cantonale che spinge a eseguire inutili ed immediati test Covid?
Spero vivamente di sì … considerando l’allarmismo generale creato negli ultimi 2 anni, le dichiarazioni incoerenti, le false speranze alimentate, e i fallimenti palesi di certi proclami e forzature vaccinali.
Ma la politica ha davvero la forza e la voglia di farlo?
Forse tocca a noi cittadini cambiare singolarmente l’approccio alle malattie, così da affrontare gli “stati influenzali” dimenticando i vari test Covid fuorvianti … e lasciare questa analitica agli specialisti ospedalieri nelle situazioni più gravi e delicate.
Dr. med Roberto Ostinelli