In questa afosa estate 2022 molte sono state le occasioni per visitare la vicina Italia. Come in un articolo sulla Brancoleria lucchese di qualche anno fa si testimonia un itinerario inedito quale occasione ideale di conoscenza storica del vicino Bel Paese al fine di darne così testimonianza.

La meta non è una meta turistica riconosciuta, ma la periferia di Genova nel popoloso e popolare quartiere di SanPierdarena, spesso definita come una zona rossa per colpa della criminalità ma che è anche zona ricca di arte, perchè fino all’ottocento si poteva definire come la piccola cittadina di Versailles in Francia: sviluppata grazie alla presenza di regge nobiliari bellissime con parchi e palazzi raffinatissimi dove venivano ospitati imperatori e regnanti ma che poi, con l’arrivo della ferrovia e dell’industria a fine secolo scorso è diventato un esempio di edilizia selvaggia e di depauperamento del bellissimo litorale. 

In questo inedito itinerario si è partiti da una villa, chiamata “Imperiale”  dal nome dei vecchi proprietari, ed ora Villa Scassi ( sede di un ospedale)ma soprattutto il suo magnifico giardino diventato parco pubblico molto frequentato dagli abitanti, che è stato qualche mese fa oggetto di un progetto di riqualificazione importante per il significato che ha averlo fatto:  è stata infatti restaurata e riconsegnata alla cittadinanza ad Aprile 2022, la fontana cinquecentesca del Nettuno , spesso vandalizzata, grazie ai fondi del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza in Italia), mente nei prossimi anni sarà oggetto di un progetto di riqualificazione molto più ampio l’intera area. 

In questo sommario itinerario si possono incontrare tutti i paesaggi di questo quartiere dal passato al presente, insomma, andando dalla montagna verso il mare: statue, sculture, ninfei e paesaggi fatti di torri fortificate (ogni dimora nobiliare ne possedeva un tempo probabilmente una, oltre ovviamente a quelle cittadine pubbliche di difesa), ora  inglobate nelle case popolari. Passeggiando ci si imbatte nel ninfeo del parco , nei suoi balconi di affaccio, i bei cornicioni. Tutto si estende lungo un asse immaginario che collega allo sguardo, dall’alto verso il basso, immaginando invece delle case il mare, tanto che idealmente ora e con un pò di fantasia, la villa ed il suo parco ritornano ad essere un “unicum”. Prospettive uniche insomma, tra ciò che è e ciò che è stato, che ancora si intravedono nelle architetture del parco, seguendo nel camminamento tutte le costruzioni, statue ed affacci rimasti e che riprendono i disegni dei tracciati dei portali principali, senza però una vera continuità.

Insomma: se il quartiere popoloso e popolare di Sanpierdarena fino all’ottocento era un centro di delizie solo per nobili protetto da un monte che ora non esiste quasi più perchè “sacrificato” per rendere agevole il collegamento con il resto di Genova, le architetture in parte rimangono. Ville, parchi e splendidi balconi naturali con torri fortificate sia pubbliche che private per proteggersi dai pirati  verso il mare e grazie alla preziosa collaborazione dei monti che la circondavano verso l’interno, potrebbero ancora rendere questa zona della città un esempio di come fosse quel locus amoenus ; moltissimi sono gli esempi di ville in molti altri piccoli borghi e paesi limitrofi in provincia di Genova: la Villa Durazzo Pallavicini a Pegli, o la villa e il parco Negrotto Cambiaso ad Arenzano, la Villa del Divin Redentore a Cogoleto solo per citarne alcuni vicini e di epoche differenti. La regione della Liguria ,in Italia ed in particolare la zona genovese, ha monti che si estendono da ponente e levante e alcuni di essi sono geo parchi tutelati e ora protetti (basti citare il parco del Beigua ed i suoi sentieri escursionistici http://www.parcobeigua.it) ma un tempo no. Motivo per cui l’arrivo di Napoleone , dei Reali della nascente Italia e della ferrovia poi e fascismo infine, cambiò tutto a Sampierdarena e meno in paesi vicini.

E di quelle “delizie per nobili” entrate nella cerchia cittadina, restano però ville ed i parchi che ora (come la Sovraintendenza alle Belle arti, con il restauro da parte dei settori impianti e verde di Aster della fontana del Nettuno di Villa Scassi ha dimostrato),  potrebbero essere ora la chiave del rilancio dei quartieri dove sorgono. Sampierdarena potrebbe rivalorizzarsi proprio attraverso  le sue bellissime ville con parchi e torri e architetture  cittadine poco conosciute  dai tantissimi turisti di passaggio meta inedita per comprendere forse meglio l’Italia, come questo esempio ha dimostrato.