La scorsa domenica due uomini armati di coltelli hanno fatto una strage nella provincia di Saskatchewan, uccidendo 10 persone e ferendone altre 18. Il bersaglio sembrava essere una comunità indigena. La polizia è intervenuta alle 5.40 del mattina alla James Smith Cree Nation per un accoltellamento ma ben presto le segnalazioni si sono moltiplicate trasformando l’evento in un vero e proprio accoltellamento di massa. Gli elicotteri dell’ambulanza sono intervenute per aiutare le vittime ma 3 persone risultano ancora ospedalizzate in condizioni gravi. 

I due sospettati sono stati identificati subito nei fratelli Damien e Myles Sanderson, di 31 e 30 anni. Il primo è stato trovato morto poco tempo dopo l’attacco sembrerebbe anche lui vittima di un omicidio, in circostanze ancora da chiarire. Il suo corpo è stato rinvenuto a poca distanza dall’accaduto, nei pressi di una casa dove la polizia stava facendo degli accertamenti. La polizia locale ha riferito che sono le ferite sul corpo dell’uomo a far pensare a un omicidio, non poteva infatti infliggersele da solo in alcun modo. 

Myles Sanderson ha numerosi precedenti penali. Era già ricercato dalla polizia in quanto era sparito dalla circolazione non appena gli era stata concessa la libertà vigilata. Stava infatti scontando una pena di 5 anni per rapina e aggressione. 

Oggi la polizia ha riferito che anche Myles è stato ritrovato ma sembrerebbe che anche lui sia già deceduto. Il capo della polizia Rhonda Blackmore ha riferito che l’uomo era stato arrestato mercoledì, dopo un lungo inseguimento. Era stato trovato a bordo di un SUV rubato. Non è chiaro tuttavia come sia morto. Sembrerebbe che abbia avuto un malore poco tempo dopo l’arresto e sia stato trasportato in ospedale. Lì sarebbe deceduto. La polizia sta lavorando per fare luce sulla vicenda ma sono ancora molti i punti oscuri. Non si riesce a chiarire quale sia la motivazione dietro al folle gesto dei due fratelli, anche se si è lasciato intendere che dietro potrebbe esserci il traffico di droga.