A mezz’ora da Londra, nella contea di Windsor, sorge un maniero: la più grande fortezza abitata sulla terra, di proprietà di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, nonché sua attuale residenza estiva.

Se la regina è “in casa” dalla torre rotonda sventola il suo stemma: i tre leoni inglesi e il leone di Scozia (il Galles è un principato, attualmente assegnato al figlio Carlo). Se la regina è assente, sventola la bandiera inglese a tutti nota.

dall’alto della torre. A destra St. George Chapel

Il Castello di Windsor merita una visita, sia per il treno veloce e poco costoso, che per il contrasto della piccola ed economica stazione con il grande (e caro) maniero. Il biglietto, tuttavia, vi da la possibilità di tornarci quando volete sino all’anno successivo.

Costruito da Gugliemo il Conquistatore poiché all’epoca era a meno di un giorno di marcia da Londra, sul Tamigi, divenne ben presto simbolo della potenza normanna in Britannia, inizialmente come un severo maniero con fossato. Poi, riappacificatasi l’Inghilterra, ecco sbocciare letteralmente, nel fossato, i fiori. Ed il fossato divenne giardino.

In quel giardino, passeggiò una fanciulla, la figlia maggiore del duca del Sussex, che un nobile prigioniero della torre vide, e, una volta liberato, la sposò. Unica nozione romantica in un’epoca che travolse l’Inghilterra tra guerre delle Due Rose prima e di religione poi, ma alla quale il Castello sopravvisse intatto, inerme ad ogni crudeltà. 

Eccezion fatta per il 1992, quando nel settembre di quell’anno, un incendio, partito dalla cappella della regina Vittoria, distrusse completamente la sala esagonale del castello di Windors, provocando (per la prima e unica volta) le lacrime della regina in pubblico. Fortunatamente oggi le sale sono state riportate agli antichi splendori.

All’interno  è vietatissimo fare foto, così come sulla torre rotonda nel punto in cui essa da sul magnifico giardino all’interno. Dura lex sed lex. Ragioni di privacy.

Se partite di buon mattino, non dimenticate il Cambio della Guardia, un vero spettacolo, alle 11 del mattino di fronte a St, George Chapel, capolavoro gotico (all’interno della quale è sempre vietato fare foto) che custodisce importanti cimeli d’Inghilterra: dalla spada di Edoardo III re di’Inghilterra e di Francia, nonché fondatore dell’Ordine della Giarrettiera (al quale appartengono, tutt’ora, Elisabetta II, Carlo e William) alla tomba (umile e per terra, nonostante il terribile sovrano l’avrebbe voluta sontuosa e monumentale) di Enrico VIII e Jane Seymour, unica delle sue sei mogli seppellita con lui.

Il castello, i giardini e la torre vi prenderanno un’intera giornata, ma ne varrà la pena. La suggestione è tanta.