Il resort di Prora prima del restauro

Il monumentale resort di Prora, è un complesso residenziale che si trova sull’isola di Rügen, situata sul Mar Baltico. È la più grande isola della Germania, famosa per le bianche scogliere con ampie e lunghissime spiagge.

Costruito dal Terzo Reich per ordine di Adolf Hitler negli anni ’30, alla vigilia della seconda guerra mondiale, il resort era stato progettato per 20 mila ospiti e rappresentava una visione nazista del turismo per le masse, dove quelli appartenenti alla razza ariana, felici e in salute, si sarebbero divertiti nel complesso, mangiando, nuotando e perfino giocando a bowling.

33 anni dopo la caduta del muro di Berlino, il resort fa ancora parte di un dibattito della Germania moderna che mette in evidenza il moderno turismo in contrapposizione con il superamento dei conti che i tedeschi dovrebbero fare con il loro oscuro passato, perché Prora rappresenta perfettamente la megalomania del regime nazista.

I blocchi degli edifici si estendono per quasi 5 chilometri e sono stati realizzati prima che la guerra ne rallentasse i lavori. Tutte le 10 mila camere dovevano avere la vista sul mare, il che spiega la gigantesca lunghezza della struttura.

La costruzione fu interrotta e il complesso non fu mai completato. Successivamente è stato presidiato dalle truppe sovietiche, che ne fecero saltare in aria alcuni pezzi. In seguito adattato a campi di addestramento e alloggi per i soldati della Germania dell’Est comunista e da membri della Stati, la polizia segreta di spionaggio per il Partito socialista unificato.

Nel corso dell’ultimo decennio, un gruppo di investitori sta facendo quello che i nazisti non avrebbero mai potuto fare, ovvero realizzare la fase finale del progetto, trasformando il sito in un luogo per le vacanze in modo da poter attirare una nuova generazione di vacanzieri. I cinque isolati ancora in piedi, rispetto agli otto originali, sono rinati come un mix di hotel, ostelli della gioventù e appartamenti di lusso.

In sostanza si sta facendo quello per cui Prora era stato originariamente concepito, portando i turisti in una delle più belle spiagge sabbiose del nord Europa, con mare limpido, calmo e poco profondo, in un edificio che sembra nuovo e dipinto di fresco nonostante la sua lunga storia oscura.

Vedere Prora, il pensiero porta sempre alla domanda spinosa di come affrontare la reliquia più tangibile dell’architettura nazista.

Le proteste sul Terzo Reich sono però lontane nella Germania moderna, con la storia dei crimini nazisti di guerra insegnata nelle scuole e un’identità nazionale pacifista costruita in gran parte sul rifiuto del passato. I clienti oggi vanno a Prora per la spiaggia bianca e setosa. Un posto per i giovani, di ogni etnia e nazionalità, per i quali il passato è passato.