Il trionfo di Giorgia. “La mia Giorgia ha fatto tutto da sola” dice la madre della Meloni, la signora Anna Paratore, romana doc, sulla soglia del suo appartamento popolare nel cuore della Garbatella. E, come riporta Repubblica, prosegue: “I titoli dei giornali stranieri sul pericolo neofascista? Tutte baggianate. Adesso mi aspetto per prima cosa che mia figlia tolga il reddito di cittadinanza ai 18enni e che dia quei soldi agli invalidi, ai malati, a chi ne ha bisogno davvero”.

Sarà Giorgia Meloni a formare il prossimo governo. Con il 26% dei voti, Fratelli d’Italia è il primo partito. Al Senato la coalizione di centrodestra prende almeno 114 seggi e mette in sicurezza la possibilità di governare in autonomia. Alla Camera sfiora il 43 per cento.

Il centro destra governerà. Certo, Salvini è il grande sconfitto della destra: con appena l’8,89%, supera di poco Forza Italia (che ottiene l’8,27%) e cade rovinosamente, deludendo anche i suoi stessi elettori.

Il Partito democratico si conferma il secondo partito, con il 19%, ma i 18 punti di distacco dalla Meloni, lo relegano all’opposizione. Incredibilmente, il M5s arranca al 15%.

Seguono Azione-Italia Viva arriva al 7,7% (di Renzi e Calenda), i Verdi-Si al 3,5%. E poi tutti gli esclusi dalla soglia minima, come la Bonino di +Europa al 2,9%, Impegno civico 0,5% e Il terzo polo Italexit di Paragone, che si ferma all’1,8%.