L’Ucraina ha bombardato un ponte in Crimea. Mosca ha reagito con immani bombardamenti. L’America, allora, ha promesso all’Ucraina l’invio di super missili capaci di colpire la Russia al cuore. Biden fomenta così un’escalation di violenza che potrebbe portare la Russia a serie reazioni alle provocazioni degli Stati Uniti.
Nonostante gli Stati Uniti avessero riconosciuto la colpevolezza dell’Ucraina nell’attentato terroristico a Dugina, Biden ha promesso a Zelensky la contraerea e l’invio dei super missili Atacms.
Inutilmente si è sperato che Dugina fosse una martire, morta suo malgrado per la pace, e che l’attentato terroristico subito dalla giovane donna fosse stato un viatico per allontanare l’America dall’Ucraina, in quella che appare come una pericolosa alleanza, che porta ad un’escalation di violenza e provocazione.
L’aiuto di Biden all’Ucraina arriva in seguito all’attacco russo – il secondo attacco missilistico massiccio dopo il 24 febbraio e, probabilmente, del più grande bombardamento della storia in termini di infrastrutture energetiche importanti – come dichiarato dal ministro degli Interni ucraino, Denys Monastyrskyi.
Attraverso una raffica di 83 missili e 17 droni kamikaze lanciati su due terzi delle regioni del Paese, come riportato dall’ANSA, Putin ha provocato almeno 14 morti e 97 feriti, infrastrutture strategiche distrutte, blackout di massa, incendi ed esplosioni e il terrore che dopo mesi torna nel cuore della capitale.
La “vendetta” di Putin arriva dopo l’attacco ucraino alla Crimea, penisola simbolo delle annessioni alla Federazione Russa.
Per Mosca, “gli obiettivi dei raid di precisione sono stati raggiunti”, per Zelensky i russi starebbero “cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra”.
Così, il presidente americano Joe Biden si è impegnato con Zelensky “a continuare a fornire all’Ucraina il supporto necessario per difendersi, compresi sistemi avanzati di difesa aerea”. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sulla telefonata. Biden “ha anche sottolineato il suo continuo impegno con alleati e partner per continuare a imporre costi alla Russia, ritenendo la Russia responsabile dei suoi crimini di guerra e delle sue atrocità”.
Secondo l’ambasciatore di Mosca all’Onu Vassily Nebenzia, che ha parlato all’ Assemblea Generale, la Nato punta a sconfiggere o indebolire la Russia e, infatti, il presidente Usa ha garantito all’omologo ucraino “sistemi sofisticati di difesa aerea”.
Per evitare un’escalation, la Casa Bianca aveva evitato di inviare i super missili Atacms a Kiev, ma dopo i bombardamenti della Russia su tutto il territorio ucraino, avvenuta dopo l’attacco ucraino del ponte in Crimea, Joe Biden ha sentito per telefono Volodymyr Zelensky al quale avrebbe promesso dei “sistemi avanzati di difesa aerea”, promettendogli un sistema missilistico che sarebbe capace di raggiungere obiettivi nel cuore della Russia.
Fino ad oggi Joe Biden aveva respinto pubblicamente le richieste di Zelensky di armamenti sempre più sofisticati per scongiurare un allargamento del conflitto tra Russia e Ucraina ed “evitare una terza guerra mondiale”.
Dichiarazione che Biden ha ora rinnegato e che porterà la guerra ad un’inevitabile escalation di violenza.