Il governo italiano non è ancora stato creato e già crolla. LaPresse ha divulgato alcuni audio di Berlusconi condivisi con il suo gruppo di senatori e deputati, nei quali si sente il leader di Forza Italia parlare di Zelensky, Putin e dei leader in Ue e Stati Uniti, nonché esprimere una visione molto critica di Zelensky.

«Io non vedo come possano mettersi a un tavolo di mediazione Putin e Zelensky. Perché non c’è nessun modo possibile. Zelensky, secondo me… lasciamo perdere, non posso dirlo…», dice nell’audio.

Il leader di Fratelli d’Italia, in privato, ha condiviso coi suoi senatori e deputati un pensiero riguardo la nascita e l’evoluzione del drammatico contrasto Russia-Ucraina.

In seguito alle dichiarazioni favorevoli a Putin, Giorgia Meloni si è detta sconcertata ed allibita e ha dichiarato: “Sulla Russia e sul conflitto la posizione dell’Italia non cambia, fa fede il programma. Questo non è in discussione”.

Tralasciando le reazioni indignate per le parole di Berlusconi di Enrico Letta, segretario del Partito democratico e di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, o Romano Prodi, ex premier ed ex presidente della Commissione Ue, che hanno tutti gridato alle “parole di Berlusconi incommentabili”, è interessante soffermarsi su come Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, abbia dichiarato che «c’è una chiara posizione Ue: supportiamo l’Ucraina il più possibile, con un supporto finanziario, militare, politico e umanitario. Condanniamo l’attacco ingiustificato e non provocato della Russia. Naturalmente lavoreremo e coopereremo con tutti i Governi e anche con quello italiano in base al rispetto delle istituzioni democratiche in Italia».

Per quanto riguarda, invece, Antonio Tajani, il coordinatore nazionale di Forza Italia ha dichiarato: «domani sarò al Summit del Ppe per confermare la posizione europeista, filo atlantica e di pieno sostegno all’Ucraina mia e di Fi. In tutte le sedi istituzionali non è mai mancato il nostro voto a favore della libertà e contro l’invasione russa. Il popolo ucraino ha vinto il Premio Sacharov 2022. Eroi che non si arrendono di fronte all’orrore della guerra. Le loro gesta a difesa della democrazia e della libertà saranno per sempre scritte nella storia. Complimenti al Parlamento europeo per la scelta fatta».

Insomma, persino il coordinatore nazionale di Forza Italia è contro il suo fondatore. Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato, che Berlusconi avrebbe voluto fare capogruppo del Senato, ha ritenuto invece «criminale che sia stato fatto uscire l’audio di Berlusconi».

Cresce quindi l’ostilità con Giorgia Meloni, che Silvio Berlusconi chiama “la signora”. «La signora mi ha riso in faccia» ha detto ai giornalisti il Cavaliere, proseguendo sui ministeri: «Tajani agli Esteri, Casellati alla Giustizia, Saccani all’Università, Bernini alla Pubblica amministrazione e Picchetto all’Ambiente. Se Meloni è d’accordo su Casellati alla Giustizia? Sì, sì assolutamente».

Ai suoi parlamentari, invece, Berlusconi ha dichiarato: «Ieri con la signora abbiamo parlato anche di ministri, che erano 4 e sono saliti a 5. Ma io ho insistito perché la Lega ha già avuto qualcosa più di noi, perché la signora Meloni si è tenuta la presidenza del Senato, e io le ho detto che deve imparare da capo di un governo almeno ad usare il condizionale. Quando parli dei tuoi alleati dovresti dire “il Senato mi piacerebbe tenerlo per Fratelli d’Italia” e non “il Senato è mio”, perché così non si fa. Io ho fatto quattro volte il presidente del Consiglio, e il presidente del Consiglio deve essere aperto e generoso nei confronti degli alleati se vuol tenere unita la coalizione. La presidenza della Camera l’ha data alla Lega e, da che mondo è mondo, in Italia la presidenza del Senato vale due ministeri per chi non ce l’ha, vale un ministero la presidenza della Camera. Quindi noi gli abbiamo chiesto tre ministeri, mi ha riso in faccia, ne ho chiesti due, ha riso ancora, ne ho chiesto uno, ha detto ok. Questa è la situazione che ho trovato».

Precisamente, come riportato dal Corriere della Sera, il Cavaliere ha detto: «La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l’Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l’altro. L’Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. Disperate, le due repubbliche mandano una delegazione a Mosca e finalmente riescono a parlare con Putin. Dicono: “Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu”. Lui è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica, Zelensky eccetera, e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un’altra settimana per tornare indietro. È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni (sic). Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina».

In seguito alle reazioni per il pensiero espresso contrario al mainstream, il leader ha detto, in merito ai suoi audio: «Non dico quello che penso. Non ci son più leader né negli Usa né in Ue».

Secondo il Cavaliere, infatti, la carenza di leadership negli Stati Uniti e in Europa. «Quello che è un altro rischio, un altro pericolo che tutti noi abbiamo: oggi, purtroppo, nel mondo occidentale, non ci sono leader, non ci sono in Europa e negli Stati Uniti d’America. Non vi dico le cose che so ma leader veri non ce ne sono. Posso farvi sorridere? L’unico vero leader sono io…».

Gli audio sono poi stati diffusi da Enrico Mentana, su La7, che ha telefonato in diretta, nel corso della trasmissione «Diario Politico», a Berlusconi il quale ha sostenuto che i suoi audio siano stati decontestualizzati, anche se già in passato, a Porta a Porta, aveva detto che Putin aveva avviato l’operazione militare speciale con l’obiettivo di «sostituire il governo di Kiev con un governo di persone perbene». Anche in questo caso, il leader di Forza Italia aveva detto di essere stato male interpretato.