Decamps, Alexandre-Gabriel; The Witches in 'Macbeth'; The Wallace Collection; http://www.artuk.org/artworks/the-witches-in-macbeth-209367
Cristiani contro pagani, o forse no…

Nonostante vi sia una credenza popolare circa la continuità tra Samhain, capodanno celtico, e Ognissanti, fu solo l’antropologo scozzese James Frazer (1854 –1941) ad osservare per primo la correlazione tra le due feste, portando in rilievo la correlazione raggiunta tra Celti e Cristiani: tanto i primi onoravano i morti credendo che sarebbero potuti ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, tanto i secondi celebrano, il 2 novembre, tutti i defunti.  

Benché consolidata nella credenza popolare, tale tesi fu contestata dallo storico inglese Ronald Hutton (1953 – vivente) che osservò, invece, come prima di giungere alla data del 1° e del 2 novembre, la festa in onore di tutti i santi e i defunti fosse stata celebrata in date molto diverse.

Per la Chiesa di Roma era il 13 maggio, per la chiesa di Iona (Irlanda e Scozia) era il 20 aprile, per la Chiesa di Londra e di Magonza era invece il 1º novembre. Culture romane, celtiche e germaniche avevano una data diversa per ciascuna. Hutton mise addirittura in discussione che Samhain fosse correlata ai morti ed evidenziò come, nel mondo cristiano venne chiamata commemorazione dei defunti soltanto a partire dal 998, con Oddone di Cluny.

Quest’ultima commemorazione è, infatti, molto antica: nel IV secolo nel centro cristiano di Antiochia sono testimoniate le prime commemorazioni dei martiri, come ricorda la settantaquattresima omelia di Giovanni Crisostomo del 407 d.C. Già nel 373 ne parlava Sant’Efrem il Siro, collocandola, però, al 13 maggio. In quella data, molto più tardi, nel 609 o nel 610, sarebbe avvenuta la trasformazione del Pantheon in chiesa dedicata alla Vergine e a tutti i martiri.

La data del 1° novembre fu invece scelta da Papa Gregorio III (731-741), probabilmente in occasione dell’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie dei santi apostoli.

La scelta di tale data ebbe fortuna, tanto che ai tempi di Carlo Magno si trova già consolidata.

Nell’835, uno dei discendenti di Carlo Magno, Lodovico il Pio, la decretò festa di precetto, su richiesta di papa Gregorio IV.

…E Halloween?

La parola Halloween rappresenta invece una variante scozzese di All Hallows’ Eve cioè della “vigilia di tutti gli spiriti sacri”, che in inglese arcaico suonerebbe infatti “All Hallows’ Day”, una parola comunque non attestata fino al 1556.

Fu l’antropologo Renato Cortesi (omonimo di un doppiatore) a sostenere che l’origine del nome andrebbe ricercata nel racconto del personaggio di Jack O’ Lantern, condannato dal diavolo a vagare per il mondo, di notte, alla sola luce della zucca “scavata” contenente una candela: dal verbo inglese scavare “to hollow”, sarebbe derivato l’atto di scavare è “hollowing”, da cui il nome Halloween.

Detto ciò, non vogliamo fare gli eruditi pedanti, ma soltanto rischiarare un po’ le idee, proprio come farebbe una candela, in una zucca scavata, posta su di un davanzale di una casa sperduta in mezzo a un bosco, di notte.  

Decamps, Alexandre-Gabriel; The Witches in ‘Macbeth’; The Wallace Collection; http://www.artuk.org/artworks/the-witches-in-macbeth-209367