Il Presidente Giorgia Meloni non avrà certo vita facile, poiché il problema migranti ai confinti con la Francia è più bruciante che mai.

“Il trattato di Dublino è la cosa più grave che l’Europa potesse fare, è davvero una croce, perché prevede che il migrante debba rimanere nel Paese dove viene identificato”. Ha dichiarato – non certo la Meloni stessa, quanto il direttore della Caritas Intemelia, Christian Papini.

Il capo dell’organizzazione di volontariato di Ventimiglia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” per spiegare il problema della questione Francia-Italia.

“Dal 2015” ha detto “la Francia ha chiuso le frontiere. La cosa grave è che spesso rimandano indietro dei minori cambiando l’età, questo va contro il trattato di Dublino. Rimandano anche indietro delle famiglie. E alla fine i migranti pagano 300 euro i passeur. I passeur sono persone, spesso anche loro migranti, che non sono riusciti a integrarsi, che hanno una regia dietro, e che si fanno pagare per far passare i migranti e in realtà non li fanno passare. Il nostro ruolo è fare quello che dovrebbe fare lo Stato, cioè fare accoglienza, dare da mangiare, consulenza psicologica, tutto questo lo facciamo con altre associazioni. Le condizioni in cui arrivano i migranti sono pessime, spesso sono stremati, specialmente quelli che arrivano dalla rotta balcanica. Da noi possono dormire solo i nuclei familiari, le altre persone dormono tutte lungo il fiume al freddo e al gelo”.