Madè Neumair si è vista la famiglia distrutta dal fratello Brenno che le ha massacrato i genitori, gettandoli nell’Adige. Ora, la giovane donna teme che il fratello venga scagionato, in quanto il suo avvocato difensore, Flavio Moccia, dichiara che “Benno fosse totalmente incapace di intendere e volere” al momento dell’uccisione del padre e della madre.

A sx Madè, a dx Brenno, l’assassino dei loro genitori

La donna teme il ritorno dell’assassino e, come l’ex di Brenno, Nadine, dice di aver paura del fratello assassino.

Madè, di professione medico, ha parlato in aula del fratello Benno, assassino dei suoi genitori, che sedeva a pochi passi da lei.

Come riporta L’Adige, Madé ha dichiarato: “Benno ha sempre raccontato bugie, sin da bambino: è un tratto del suo carattere. In famiglia lo sapevamo tutti”. Quindi ha proseguito: “purtroppo ho capito che mi stava mentendo anche subito dopo la sparizione dei nostri genitori, il 4 gennaio. Ma lui negava, diceva che non dovevo prendermela con lui, sostenendo che non sapeva cos’era successo ai nostri genitori e che lui non c’entrava nulla“.

Un mese fa, Madè aveva confermato che Brenno “non mi ha mai scritto, non ha mai detto di essersi pentito e secondo me non è nemmeno malato“.

Il 12 aprile, ha dichiarato ai giornalisti “non parlerò più con mio fratello”, quindi, nell’udienza di pochi giorni fa, ha fatto sentire il messaggio vocale che Benno Neumair le aveva mandato, quando ancora i corpi dei genitori non erano stati trovati.

L’audio recita: “ascolta una cosa, voglio solamente dirti che mi fa triste il tuo atteggiamento nei miei confronti. Non aiuta a trovare la mamma e papà. Faresti meglio a pensare a cosa può essere successo con una logica più chiara, come detto discussioni e argomentazioni in famiglia ci sono anche nelle migliori famiglie, ma non si arriva a fare male a qualcuno. Renditi conto che il tuo atteggiamento non aiuta a trovare la verità, ci mette sopra un po’ di fango […] Così non ne veniamo più a capo e non sappiamo cosa è successo a mamma e papà, tu lo vuoi sapere e voglio saperlo anche io”.

Un atteggiamento che mostra ben chiaramente la lucidità e l’efferatezza del criminale contro i propri genitori.

Il 31enne è stato condannato ieri all’ergastolo.