Belo 1xNataliya Shtey Gilardoni è un’appassionata cultrice e collezionista d’arte, che ho conosciuto in occasione di mostre ed eventi culturali. Questo splendido articolo, di carattere artistico-filosofico, prende le mosse da un’opera “impressionante” per la sua originalità e il suo gigantismo; si volge poi, scavando in profondità, al tema dell’ACQUA, sostanza primordiale e sublime: l’Acqua come mito eterno, come sorgente di vita, come problema sociale; e – troppo spesso – come carenza crudele.

Questo è il primo articolo di Nataliya per Ticinolive. La mia viva speranza… è che non sia l’ultimo!

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natalia-sg-y-1Sono rimasta impressionata dall’opera dell’artista canadese Serge Belo. Un’opera straordinaria, densamente significativa, del tutto ecologica e sostenibile: un mosaico gigante, realizzato in 62 ore di lavoro collettivo grazie a un centinaio di volontari, fino alla copertura di 334 metri quadrati di superficie. Rappresenta un feto, simbolo per eccellenza della vita … E’ l’arte che si mette al servizio della natura o viceversa?

L’acqua come fonte della vita, come disgrazia e come specchio della realtà. Questo, in essenza, il significato dell’opera dell’artista Belo, un mosaico composto da 66.000 bicchieri d’acqua piovana colorata artificialmente; per sensibilizzare il mondo sollecita e risveglia la civiltà simboleggiando le impurità che in essa si trovano nelle varie parti del mondo. L’immagine globale che ne risulta è quella di un bimbo nel grembo materno, e l’accostamento non poteva essere più pertinente, poiché evidenzia l’importanza che ha l’acqua fin dal principio della vita.

A questo modo l’arte eco sostenibile nell’esperienza di Belo diviene, quindi, un motore necessario di interazione e di dialogo, uno strumento di trasformazione sociale. Non solo oltrepassa il terreno dell’estetica per entrare in quello dell’etica e delle idee, ma arriva ad assumere delle responsabilità reali e concrete manifestando la più alta espressione umana di creatività e di fantasia, momento unico che permette di esteriorizzare tutta la sconfinata interiorità dell’artista.

L’acqua, sostanza che determina e riempie la vita nelle sue diverse forme, ed entra con prepotenza nelle vicende umane e sociali della nostra terra, dev’essere assaporata e sentita sulla pelle attraverso l’emozione della semplice osservazione. Occorre semplicemente ricordarsi che l’acqua il composto più diffuso in natura: la Terra su cui viviamo per il 71% della sua superficie è coperta di Acqua, e il nostro organismo ha come costituente principale l’Acqua, che rappresenta mediamente il 70% del suo peso. È tanto indispensabile per la vita umana, che da sempre è stata oggetto di rappresentazione da parte dell’uomo, ispirando il suo interesse nei diversi campi della civiltà: nella mitologia, nella letteratura, nella musica, nel teatro, nell’arte in genere.

Belo 3Moltissimi sono gli artisti che per le loro creazioni si sono ispirati all’acqua: frequentemente oggetto principale della rappresentazione, più spesso spunto per una raffigurazione metaforica fatta di simbologie. Sin dai primordi l’uomo preistorico, che viveva a diretto contatto con la natura, considerò poche cose come assolutamente importanti, collegate tutte ai quattro elementi: l’Aria, il Fuoco, la Terra e l’Acqua. Elementi che anche con l’evoluzione mantennero il loro primato, assumendo connotati simbolici a volte sacri. Tra questi elementi è l’acqua ad essere più radicata nella speculazione simbolica in quanto collegata all’origine della vita e quindi presente nelle pratiche religiose delle più disparate culture; legata alla storia del genere umano, allo spartiacque fra la vita e la morte, tra la creazione e il nulla assoluto, tra il principio e la fine. Così, l’acqua diventa simbolo di molti concetti che piano piano l’umanità formula nei secoli. Vi sono moltissime opere artistiche dove l’acqua viene rappresentata come sorgente di vita e fertilità. Un esempio concreto è il quadro di Botticelli “La nascita di Venere”. La dea Venere nasce dal mare e viene portata in superficie da una conchiglia – una raffigurazione pittorica che partendo dall’acqua s’inserisce con prepotenza nelle vicende umane e sociali della nostra terra.

La_nascita_di_Venere_(Botticelli)Destino veramente strano quello dell’acqua: è la condizione essenziale per la vita di tutti gli esseri umani, tanto che dalle indagini geologiche è risultata essere il luogo dove la vita stessa si è formata. E non solo: il rapporto acqua-vita era stato già intuito in molti miti della creazione, in particolare presso le civiltà che si svilupparono intorno ai grandi fiumi, ed era alla base della filosofia. Se un essere umano ne è privato solo per pochi giorni, muore. Dunque essa è il bene essenziale per la vita di uomini, animali e piante. L’acqua è indispensabile alle montagne e al mare, alla terra e al cielo, ai cicli biologici più sofisticati e a quelli più semplici. La salute individuale e collettiva dipende dall’acqua. Diamo per scontata la sua presenza, la sua universalità ed eguaglianza democratica, ma in questo sbagliamo: essa è una risorsa finita, distribuita in modo disuguale nel tempo e nello spazio. L’acqua ha conosciuto un passato di norme che ne ribadivano la sacralità e ne imponevano il rispetto. Per i romani Nettuno era il Dio delle acque, che sono la ricchezza della collettività, un prezioso patrimonio pubblico. Oggi questo rapporto è stato scardinato. Il problema dell’acqua è quello che più di ogni altro mette in discussione il nostro modello di sviluppo e di consumo: noi consumiamo, sprechiamo e avveleniamo l’acqua, manipoliamo il cibo, distruggiamo la natura, costruiamo dighe mastodontiche, sottomettiamo l’uomo all’uomo.

Belo 2La società contemporanea si è abituata all’idea che risorse essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l’acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. La tendenza attuale è di far passare l’idea che l’acqua è un bisogno e non diritto, una differenza niente affatto innocente: un diritto è inalienabile, è garantito dalle leggi è dagli stati. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell’acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell’acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita e per la salute. L’acqua è scarsa e preziosa. Ecco perché tanti dei conflitti in atto nel mondo partono dall’acqua: non sete di potere, ma sete e basta.

Dovrebbe essere lasciata “sgorgare” una nuova cultura, da diffondersi in ogni settore della vita dell’umanità: la cultura dell’acqua come bene comune mondiale; la cultura del contenimento degli sprechi, che fa aumentare la ricchezza, e del contenimento dei consumi, che è segno di solidarietà; la cultura della difesa dell’acqua dagli inquinamenti; la cultura dell’applicazione “intelligente” dello sviluppo scientifico che meno inquina e meglio impiega; la cultura della solidarietà collettiva economica ed ecologica.

Riuscireste a immaginare di trovarvi nella condizione di dover chiedere a vostro figlio di camminare per miglia e miglia sotto il sole battente, andando alla ricerca d’acqua per poi riportarla a casa? Provate anche a immaginare di dover pregare che la vostra intera famiglia non s’ammali bevendola!

Ecco quel genere di problemi quasi impossibili da comprendere dall’esterno, che genitori di tutto il mondo si ritrovano invece ad affrontare ogni giorno, e che sono quindi in grado di mettere in luce quella che è la disperata realtà della crisi globale dell’acqua e dell’igiene. Acqua pulita e un’igiene appropriata rappresentano i pilastri di una vita sana, e tuttavia su questo pianeta solo una persona su tre è in grado di accedere a uno dei due, o a entrambi. Ed è così che il tema dell’opera eco sostenibile di Belo, un motore di interazione e di dialogo, nata dall’idea della trasformazione sociale responsabile, di una rimessa in discussione del mondo, non intesa in termini rivoluzionari, ma di evoluzione, sottolinea la crescente rilevanza mondiale della scarsità d’acqua e la necessità di una maggiore integrazione e cooperazione locale ed internazionale al fine di assicurare una gestione sostenibile, efficiente ed equa delle scarse risorse idriche. Per affrontare questa sfida del secolo si dovranno trovare modi più efficaci per conservare, usare e preservare le risorse idriche del pianeta. Sulla spinta di molte energie, tale secolarizzazione per via socio-politica dell’arte non regge più. L’arte eco sostenibile esprime e indaga la vita in tutte le sue dimensioni, in un’appassionata ricerca di senso. Lo ha sempre fatto, e il valore sociale di un’opera non dipende dall’aggettivo. Un’arte programmaticamente “sociale” come questa, che si mette al servizio della natura o viceversa, rischia di essere inutile, per paradosso, proprio alla società. Troppe le domande, le ferite, le inquietudini sul destino, sul senso del vivere e dell’amare, sull’abisso, sul morire e sul nascere che vivono nel cuore e nella ragione degli uomini e degli artisti.

Nataliya Shtey Gilardoni

Guarda il video:
https://m.youtube.com/watch?v=A5lnJYmCvY0