
È ufficiale: la vicepresidente dell’Eurocamera Eva Kaili che tanto ha fatto parlare di sé negli scorsi giorni, è stata destituita dalla sua carica in seguito all’arresto e alle accuse del Qatargate.
La procura federale belga, guidata dal giudice istruttore Michel Claise ha effettuato nel corso della giornata di ieri una serie di perquisizioni nel Parlamento europeo nell’ambito dell’inchiesta per corruzione sulle mazzette dal Qatar e dal Marocco. La Procura ha comunicato: “Da venerdì, con il supporto dei servizi di sicurezza del Parlamento europeo, le risorse informatiche di dieci collaboratori parlamentari sono state “congelate” per evitare la scomparsa di dati necessari alle indagini. La perquisizione di oggi al Parlamento europeo ha lo scopo di sequestrare questi dati. Domenica 11 dicembre sono state effettuate diverse perquisizioni anche in Italia. Questa operazione è stata resa possibile dal supporto di Eurojust. Dall’inizio delle operazioni sono state effettuate in totale venti perquisizioni, 19 in abitazioni private e una negli uffici del Parlamento europeo”.
Per Eva Kaili le conseguenze sono disastrose e non solo per lei. Sono stati arrestati anche il suo compagno e assistente parlamentare Francesco Giorgio, l’ex europarlamentare Antonio Panzeri, il sindacalista Luca Visentini e il segretario di una ONG Niccolò Figà-Talamanca. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati in tutto 750mila euro in contati di cui 600mila a casa del padre della Kaili e il resto nella sua abitazione. A casa di Panzeri invece c’erano 500mila euro. Perquisizioni simili sono state condotte anche in Italia, in tutte le abitazioni riconducibili a Panzeri dove sono stati sequestrati altri 17mila euro. Tutti gli arrestati compariranno davanti alla corte domani per la prima udienza.
Guai per la Kaili anche in patria. Le autorità greche hanno infatti bloccato tutti i beni finanziari dell’europarlamentare e anche quelli dei suoi familiari più stretti, oltre a tutto ciò che era riconducibile a una società immobiliare di proprietà di Giorgi e compagna.
Lo scandalo è enorme e colpisce al cuore le istituzioni europee oltre a porre tanti interrogativi sull’integrità degli eurodeputati italiani. La ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock ha commentato: “È un caso veramente incredibile che ora va chiarito senza se e senza ma, con tutta la severità della legge. Perché riguarda anche e specialmente la credibilità dell’Europa. Dovranno esserci conseguenze in diverse aree, ora si tratta di chiarire completamente. Non abbiamo visto nulla del genere da molto tempo”.