La psicologia dell’abbigliamento nel libro di Barbara Marchica e Sara Piccolo Paci di Cristina T. Chiochia

In Italia, esiste una casa Editrice molto speciale chiamata “Cittadella Editrice”. Fondata nel lontano 1939 è da sempre stata una delle attività di una associazione culturale di laici cristiani fondata ad Assisi.

Tra le sue pubblicazioni, in lingua italiana, da sempre spiccano gioie e dolori del mondo di oggi, con al centro l’uomo, i suoi problemi e la sua storia. Stimolo per la società e per ricchi approfondimenti religiosi.

Non stupisce quindi che un libro sull’abbigliamento, da un punto di vista però non analitico ma di valori acquisiti e di spunti culturali, 

sia da loro pubblicato.

Come recita infatti la presentazione del libro “Vestirsi” di Marchica e Piccolo Paci, l’abbigliarsi : “è un rito presente in ogni giornata della nostra vita. Indossare scarpe, vestiti, abiti, divise, indumenti, uniformi e copricapi significa dare forma alla nostra identità, comunicare chi e come siamo, condividere la nostra interiorità. In ogni momento particolare della nostra esistenza ci ritroviamo, infatti, a vestirci in modo speciale. Ma l’abito è anche espressione dei nostri pensieri, della nostra intimità spirituale, della ritualità del celebrare e del credere. Fili colorati legano il nostro apparire con il nostro essere. Dipende solo da noi integrare elegantemente le parti”. Indumenti quindi e persona che li indossa ed effetto che si ha sugli altri.

Sintesi di quanto di solito fa la psicologia ma che, in questo agile volumetto, va oltre la funzione dei vestiti per centrare forse un obiettivo spesso poco interessante per la moda di oggi: cosa lega un determinato tipo di abito e le scelte che si fanno?  Oltre quindi al “come mi vesto oggi?”, croce e delizia della moda di oggi, il libro di Cittadella Edizioni rispecchia e riflette non solo umori e stati d’animo, ma scelte umane profonde. Senza entrare in una vera e propria psicologia dell’abbigliamento, il libro sottolinea come abbigliarsi sia uno strumento della quotidianità per vari compotamenti e scelte. Serietà o poca serità attraverso un abito? Forse.

Ma il libro “Vestirsi” propone forse anche una sorta di atto di fede oltre che una riflessione sulla moda sulla propria sensibilità umana, in questo caso cristiana. Tra vissuti e comportamenti, rappresentazioni e emozioni. Non stupisce quindi che a scrivere il libro siano una teologa esperta in counseling spirituale ed una antropologa culturale esperta in tecniche di sartoria storica.