Il mondo della moda piange la regina del punk, la stilista 81enne Vivienne Westwood venuta a mancare a causa di una malattia. 

Nata nel Derbyshire da una coppia di operai, la rossa Vivienne non si è mai conformata. Trasferitasi a Londra a 17 anni, lasciò ben presto l’università per seguire la sua passione. Fu l’incontro con Malcolm McLaren a segnare la sua epica ascesa nell’olimpo nella moda. McLaren infatti fu il manager del celebre gruppo punk Sex Pistols e fu così che Vivienne cominciò a vestire i giovani ribelli inglesi aprendo una boutique al 430 della King’s Road. La stilista  e il suo negozio fecero parlare molto di sé negli anni, come quando il locale fu chiuso dalla polizia a causa di una collezione un po’ troppo osé per il 1974, fatta di cuoio, latex e catene. “L’unico motivo per cui faccio moda è fare a pezzi la parola conformismo” era il suo motto che era solita ripetere e infatti la sua moda cambiò spesso e in modi inaspettati, passando anche da corsetti e gonne imbottite d’altri tempi. 

Si sposò due volte, la prima volta a soli 21 anni con Derek Westwood e la seconda molto più tardi con Andreas Kronthaler, allievo alla scuola di moda nonchè 25 anni più giovane di lei. A lui lasciò la direzione creativa del suo brand, nel 2016, allontanandosi dal mondo degli stilisti e tuffandosi sempre di più nelle lotte sociali di cui parlava spesso e volentieri. Passò le sue ultime ore a parlare del cambiamento climatico e delle ingiustizie, spesso si schierò con Julian Assange e si espresse più volte contro il capitalismo sfrenato: “Il capitalismo è un crimine. È la causa principale della guerra, del cambiamento climatico e della corruzione”. Nel 2022 la stilista creò la Vivienne Foundation, una fondazione senza scopo di lucro la cui attività si concentrerà sull’aiuto alle ONG che di occupano di cambiamento climatico, stop alla guerra, difesa dei diritti umani e protesta contro il capitalismo. 

Il marito di Vivienne ha dichiarato: “Continuerò con Vivienne nel mio cuore. Abbiamo lavorato fino alla fine e lei mi ha dato un sacco di cose con cui andare avanti. Grazie tesoro”.