I primi campi di concentramento, un’invenzione inglese

La Guerra anglo boera fu il breve e sanguinoso conflitto che si combatté tra il 1899 e il 1902 in Sudafrica tra i nuovi arrivati, gli Inglesi, e i coloni boeri (contadini) Olandesi ivi stanziatisi da due secoli, e che si concluse con l’internamento dei secondi, ad opera dei primi, nei campi di concentramento, i primi campi d’internamento della storia.

Gli inglesi dovevano far fronte alla concorrenza tedesca nel continente africano, inoltre avevano trovato giacimenti aurei nelle zone d’insediamento dei contadini olandesi; così, con il pretesto che gli olandesi imponessero le imposte ai passanti europei, il primo ministro britannico Lord Salisbury cercò di aggirare la conquista del Sud Africa, con la retorica. A questi, il generale olandese Kruger rispose “è il nostro paese che volete.”

A sinistra campo di concentramento boero creato dagli inglesi; a destra bambino boero in campo di concentramento

la guerriglia boera

i boeri si diedero così alla guerriglia con un esercito di 20mila uomini, incendiando, coadiuvati dagli indigeni, le fattorie britanniche. Tra gli illustri prigionieri resi tali ad opera dei boeri vi fu anche un giovane Churchill. Tra i combattenti sempre inglesi, anche il medico Arthur Conan Doyle.

i campi di concentramento

gli inglesi, dopo aver resistito alla guerriglia boera, internarono 26 mila civili tra donne e bambini e altrettanti indigeni nei campi di concentramento, ove morirono di stenti.

Così, il paese dei Boeri divenne degli Inglesi, cedendo all’imperare dell’imperialismo di sangue del secolo ventesimo.