Da un lato, una famiglia che riapre un loculo di famiglia per depositare le ceneri della madre, dall’altro un macabro crimine scoperto. Sembra la scena di uno dei racconti di Edgar Allan Poe, quanto accaduto ieri (20 gennaio 2023) nel cimitero di Poggioreale, dove i fratelli Luigi e Patrizia Amato hanno aperto il loculo di famiglia, che conteneva già i resti del padre e di uno dei fratelli, per depositare i resti della madre, morta da poco dopo una lunga malattia, ma hanno trovato il corpo di uno sconosciuto, insanguinato e legato con una corda.  

“Venivamo da mesi di sofferenza per la malattia di mia madre. Dover sopportare anche la profanazione della tomba di famiglia è stato straziante” dichiarano, ancora increduli per quanto accaduto.

La loro madre, morta lunedì 17 e, secondo le sue ultime volontà, cremata, è stata depositata accanto agli altri due familiari, quando gli operatori della confraternita. scostando la lapide, hanno fattp la macabra scoperta.

Il dipendente della confraternita ha esclamato: “Ma quanti morti ci sono qui dentro?”. E dentro c’era “una salma enorme, che non entrava nemmeno nella tomba che è larga due metri”, “un morto recente” perché “dal corpo è colata una gran quantità di liquidi misti a sangue che hanno sporcato i resti” del padre e del fratello dei due Amato.

Sono seguiti momenti di tensione: “Volevano convincerci che il cadavere fosse il nostro, un’ipotesi assurda. Abbiamo chiamato i carabinieri che hanno messo tutto sotto sequestro”.

La salma, inoltre, era legata con una corda. Il dettaglio fa pensare a un omicidio e alla necessità da parte degli assassini di trovare un posto per nascondere il cadavere.

Al momento, gli investigatori non hanno fatto trapelare nulla e le indagini sono in corso. Secondo Luigi Amato “non è possibile che la tomba sia stata profanata senza che nessuno se ne accorgesse. Come se non bastasse, anche l’urna con le ceneri di nostra madre è stata sequestrata e non abbiamo potuto darle l’ultimo saluto. Speriamo che la magistratura dissequestri il prima possibile l’area, così da esaudire il suo desiderio: riposare in pace accanto a mio padre e mio fratello”.

Una storia tristissima, e anche paurosa.