La mamma di Pamela mostra all’assassino Oseghale (seduto poco di stante da lei) la foto della figlia fatta a pezzi

Il coraggio di una madre non ha fine. la mamma di Pamela Mastropietro, 18 enne fatta a pezzi nel 2018, si è presentata in aula con una maglietta a stampa, e su quella stampa c’era la foto della figlia fatta a pezzi.

Le immagini ritraevano nientemeno che la salma della figlia fatta a pezzi. Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro, è arrivata oggi in piazza Matteotti a Perugia per l’avvio del processo d’appello bis che vede imputato, per la morte della 19enne, il 33enne nigeriano Innocent Oseghale.

Alessandra Verni ha mostrato la maglia all’imputato, seduto poco distante da lei.

Il processo, però, è stato rinviato al 22 febbraio, perché i due testimoni non si sono presentati.

Quando Oseghale, imputato nel processo d’appello bis per l’omicidio della 19enne avvenuto a Macerata il 30 gennaio 2018, è passato in mezzo ai familiari e amici di Pamela, si sono verificati attimi di tensione: l’assassino è stato insultato dagli amici di Pamela Mastropietro, in presidio davanti al tribunale di Perugia. All’arrivo in piazza Matteotti si sono levate le urla dei familiari e amici della vittima.

Oseghale è giunto a bordo di un furgone della polizia penitenziaria. L’uomo è imputato nel processo d’appello bis per l’omicidio della 19enne avvenuto a Macerata il 30 gennaio 2018, ma per l’ergastolo occorre che sia accertato anche l’aggravante di stupro.

La mamma di Pamela ha detto: «Mi aspetto che da questo secondo processo in appello esca una sentenza di ergastolo, e che l’assassino resti in carcere a vita. È ciò che merita. Qualsiasi altra condanna la riterrò ingiusta».