Una delle foto, rilasciate dal Tribunale, rese pubbliche a trent'anni dall'omicidio del vicebrigadiere di Polizia Antonino Custra, ucciso nei violentissimi scontri che scoppiarono il 14 maggio del 1977 a Milano durante una manifestazione di giovani dell'Autonomia. ANSA

Wired scrive di lui che è “l’unica persona detenuta al 41-bis per motivi politici” per “un attentato che non ha provocato né morti né feriti”.

Come riporta sempre wired, erano gli stessi anni delle politiche di austerità di Mario Monti e, come riporta Confindustria, nel 2012 erano stati licenziati quasi 2milioni di lavoratori. Anni difficili, dunque.

Il 7 maggio del 2012, Alfredo Cospito aggredì Roberto Adinolfi, l’amministratore delegato di Ansaldo nucleare dal 2007, sparandogli un colpo di pistola al polpaccio e fu condannato a dieci anni e otto mesi di carcere nel 2013. Tuttavia, fu anche accusato di aver messo, nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2006, due bombe artigianali a basso potenziale in un cassonetto vicino alla scuola per carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, che in effetti esplosero, senza fortunatamente creare morti o feriti.

Accusato anche di questo, Cospito fu, quindi, condannato ad altri 20 anni di carcere per strage comune con, però, la possibilità di scrivere pubblicazioni.

L’anno scorso, dopo sei anni di detenzione, sotto richiesta del procuratore generale, la Corte di Cassazione ha deciso che Cospito deve essere giudicato per il reato di “strage politica”.

Il fatto è molto delicato, perché sta diventando una battaglia politica tra destra e sinistra. Per esempio, nel frattempo Alfredo Cospito parla dal carcere tramite un politico che lo visitato a Opera e non condanna le violenze compiute dagli anarchici negli ultimi giorni.

Come riporta l’ANSA, il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali Michele Usuelli oggi lo ha visitato in carcere e dichiara: “ho chiesto a Cospito di condannare le azioni violente di questi giorni, che ci allontanano dalla possibilità di ottenere una revisione del 41bis. Non mi ha detto di approvare questi gesti, ma prevalendo il suo essere anarchico, non si sente di dire nulla a chi li sta compiendo, nemmeno di condannarli”.