Perché Sanremo è Sanremo. Sì, ma che cos’è Sanremo? Un festival che sta morendo. Perché di talenti canori è piena l’Italia, si pensi per esempio (ma è solo uno dei tanti) a Davide Meli e a Jonnie di Dalla Strada al Palco, trasmissione televisiva estiva, condotta da Nek, ma questi talenti non vengono reclutati. O forse non vengono ammessi.
Il motivo non lo sappiamo, c’è da dire che Sanremo, nonostante alcuni cantanti palesemente bravi (quest’anno abbiamo Mr Rain, l’anno scorso La Rappresentante di Lista e Noemi) deve far parlare di sé, non per l’abilità canora dei suoi partecipanti quanto piuttosto per il trash che alcuni personaggi portano sul palco.
Per esempio, se Blanco avesse chiesto di cantare dopo aver risolto i problemi audio, senza distruggere le decorazioni floreali, la mattina dopo staremmo forse a parlar di lui?
E poi c’era la grande attesa: Chiara Ferragni. Ci si chiedeva se avesse dimostrato di essere un’abile parlatrice, e invece niente. é stato meglio, per lei, sfoggiare una frase fatta (per giunta presa da un graffito su un muro di Genova – si inneggia al vandalismo? – e nemmeno inventata da lei). “Sentiti libera” recita il motto. Libera? E da che? Forse dalla schiavitù dei Social, ma da una che pubblica 100 storie al minuto, non ce lo si può aspettare. D’altra parte il “sentirsi liberi” vuol dire che ci si sente tali, non che lo si è. Meglio passare al piano B: lo sfoggio delle nudità.
E così, la donna nuda va sull’Ariston e il vandalo distrugge le rose.