La capogruppo del gigante dei social media, Meta, sta elaborando un piano per riorganizzare e ridimensionare nei prossimi mesi la struttura del top management con un taglio dei posti di lavoro che interessa migliaia di dipendenti.

Meta è la casa madre anche di Instagram e WhatsApp. Soltanto a novembre dello scorso anno, dopo aver licenziato 1mila dipendenti, il CEO Mark Zuckerberg aveva promesso e rassicurato che non ci sarebbero stati più licenziamenti. Ora, oltre al taglio dei dirigenti, Meta sta prendendo in considerazione anche di ridimensionare alcuni progetti e diminuire posti di lavoro più tradizionali.

Zuckerberg aveva detto ai suoi dipendenti che la società aveva effettuato un taglio sostanziale per ridurre al minimo la possibilità di fare ampi licenziamenti per il prossimo futuro. “Ovviamente non posso promettere che non accadrà nulla del genere in futuro perché è un ambiente molto instabile – disse Zuckerberg lo scorso novembre – ma quello che posso dire è che per dove siamo in questo momento, è quello che prevedo”, ha poi aggiunto.

Il personale di Meta, che era raddoppiato dal 2019 al 2022 a oltre 86 mila unità grazie all’aumento dell’utilizzo della tecnologia durante la pandemia, è destinato in gran parte ad essere eliminato per il rallentamento delle entrate pubblicitarie. Secondo i dati dell’indice azionario Nasdaq, l’azienda fondata da Zuckerberg ha registrato una perdita netta di quasi 24 miliardi di dollari negli ultimi due anni. Anche a causa del forte investimento nel Metaverso.

I preparativi per altre migliaia di licenziamenti, sono stati decisi dopo le scarse valutazioni sulle prestazioni lavorative date a circa il 10% dei dipendenti. Molti dirigenti verranno retrocessi e l’azienda si aspetta di conseguenza che si dimettano, riducendo così ulteriormente la forza lavoro.

In una riunione con gli investitori, Zuckerberg ha affermato di aver chiuso l’anno 2022 con alcuni difficili licenziamenti e di aver ristrutturato alcuni team. I manager potrebbero finire per supervisionare un numero maggiore di dipendenti all’interno dei team.

L’attività del gruppo Meta si basa sulla pubblicità. Alcuni inserzionisti hanno ridotto le spese pubblicitarie dato che l’inflazione continua a creare instabilità del mercato e l’azienda ha sopravvalutato la crescita dell’e-commerce.

Oltre che cercare di respingere sempre più la concorrenza, come il social network cinese TikTok, Meta ha subito un duro colpo quando Apple ha introdotto nuove restrizioni sulla privacy, costringendo i produttori di applicazioni del negozio virtuale a chiedere esplicitamente agli utenti di tracciare la loro attività online, limitando in questo modo la capacità di Facebook di offrire pubblicità mirata.

Gli sforzi di Meta per invertire il crollo delle entrate, fanno parte di una più ampia ondata di licenziamenti avvenuti negli ultimi mesi anche in altre aziende tecnologiche. Google ha annunciato il mese scorso di voler tagliare 12 mila posti di lavoro, pari a circa il 6% della sua forza lavoro. Microsoft ha reso noto un taglio di 10 mila dipendenti, e Amazon ha in programma di licenziare oltre 18 mila lavoratori.